
5 ricette vegetariane umbre

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L’Umbria, terra di sapori intensi e tradizioni radicate, è spesso associata a piatti ricchi di carne e salumi prelibati. Tuttavia, la sua cucina offre anche un’ampia varietà di ricette vegetariane, capaci di conquistare anche i palati più esigenti. La tradizione contadina, infatti, ha saputo valorizzare i prodotti della terra, creando piatti semplici ma ricchi di gusto.
Lenticchie di Castelluccio, roveja, farro e tartufo sono solo alcuni degli ingredienti che danno vita a zuppe, risotti e altre prelibatezze vegetariane. Scopriamo insieme 5 ricette gustose della tradizione umbra, perfette per chi desidera un’alternativa leggera e saporita.
Strangozzi al tartufo nero
Gli strangozzi al tartufo umbri sono un piatto emblematico della cucina regionale, che celebra la tradizione locale e l’uso di ingredienti di alta qualità. Gli strangozzi, una pasta fresca fatta a mano simile agli spaghetti ma più spessa, vengono conditi con un sugo semplice ma intenso, a base di tartufo nero, tipico dell’Umbria. Il tartufo, grattugiato finemente, sprigiona un aroma avvolgente che arricchisce la pasta, mentre un filo d’olio d’oliva extravergine esalta ulteriormente i sapori.
Questo piatto è spesso servito con una spolverata di parmigiano reggiano o pecorino, creando un equilibrio perfetto tra la rusticità della pasta e la raffinatezza del fungo. Gli strangozzi al tartufo non sono solo un piacere per il palato, ma rappresentano anche un’esperienza gastronomica che riflette l’identità culturale dell’Umbria.
Zuppa di lenticchie
La zuppa di lenticchie di Castelluccio di Norcia è altro piatto simbolo della tradizione umbra, che esalta la qualità e il sapore unico di questo legume IGP. Le lenticchie, piccole e saporite, vengono cotte lentamente in un brodo vegetale ricco di verdure fresche come carote, sedano, cipolla e pomodori. L’aggiunta di erbe aromatiche come alloro e timo conferisce alla minestra un profumo intenso e avvolgente.
A fine cottura, un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo esalta i sapori e rende la zuppa ancora più gustosa. Questo piatto semplice e nutriente è perfetto per riscaldarsi durante le fredde giornate invernali, ma è apprezzato in ogni stagione per la sua genuinità e bontà.
In alternativa si può anche preparare la zuppa di farro di Monteleone di Spoleto, altra eccellenza regionale.
Brosega umbra
La brosega è un piatto povero della tradizione contadina umbra, diffuso soprattutto nella zona del Trasimeno e di Paciano. Si tratta di una preparazione semplice e gustosa, a base di pomodori freschi, cipolla e uova. I pomodori vengono fatti cuocere in padella con la cipolla, fino a formare un sugo denso e saporito. A questo punto, si aggiungono le uova, che vengono strapazzate o cotte in camicia, a seconda delle preferenze. La ricetta viene solitamente servita calda, accompagnata da pane casereccio.
Esistono diverse varianti, che possono includere l’aggiunta di altri ingredienti, come pancetta, salsiccia o formaggio.
Farecchiata di roveja
La farecchiata di roveja umbra, in versione vegetariana, mantiene la sua anima rustica e saporita, esaltando il gusto unico di questo legume antico. La farina di roveja, cotta lentamente in acqua salata fino a formare una polenta morbida, si sposa alla perfezione con un condimento semplice ma ricco di profumi. Tradizionalmente, la farecchiata viene condita con un soffritto di aglio e alici sott’olio, ma esistono anche varianti con guanciale o salsiccia, ovviamente nella variante vegetariana non questi ingredienti non vengono contemplati. Il risultato è piatto povero, ma ricco di sapore, che testimonia la tradizione culinaria umbra, legata ai prodotti della terra e alla semplicità degli ingredienti.
Per condirla, si possono usare timo e maggiorana insieme a funghi porcini secchi reidratati, creando un sugo avvolgente che esalta il sapore delicato della roveja. Un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo completa il piatto, conferendo un tocco di eleganza e sottolineando i sapori genuini del territorio.
Risotto al Sagrantino
Il risotto al Sagrantino è un primo piatto raffinato e gustoso, che esalta il sapore intenso di questo vino rosso umbro. Per prepararlo, si fa soffriggere la cipolla tritata in un po’ d’olio extravergine d’oliva, si aggiunge il riso e lo si fa tostare per qualche minuto. Si sfuma con il Sagrantino di Montefalco e si lascia evaporare l’alcol. Si prosegue la cottura del riso, aggiungendo gradualmente il brodo vegetale caldo, fino a quando il riso sarà cotto al dente.
A fine cottura, si manteca il risotto con burro e parmigiano reggiano grattugiato, per renderlo cremoso e avvolgente. A piacere, se non si segue un regime alimentare vegetariano, si può aggiungere al risotto anche un po’ di salsiccia sbriciolata o del guanciale croccante.