FibreTrace, la tecnologia che traccia i tessuti per una moda più sostenibile
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Essere alla moda negli ultimi tempi non significa solamente indossare vestiti cool consigliati dagli influencer, ma scegliere abiti sostenibili, prodotti in maniera etica e nel pieno rispetto dell’ambiente. Come consumatori siamo molto più consapevoli ed informati, il che ci ha portato ad essere più “giudiziosi” su vari fronti, ponendo attenzione su come è stato prodotto tutto ciò che acquistiamo. Da dove viene la lana del maglione che indosso? Contiene in qualche percentuale dei materiali tossici? Quanto impatta sull’ambiente il suo ciclo di produzione? Per soddisfare dubbi e fornire risposte dei consumatori, oggi più che mai le case di moda necessitano di un valido alleato che possa aiutarle in tutto questo.
Così si inserisce sul mercato FibreTrace, una delle innovazioni più interessanti che sta rivoluzionando il modo in cui le aziende producono abbigliamento sostenibile. Questa tecnologia offre una soluzione concreta al problema della trasparenza nella filiera produttiva, permettendo ai marchi di dimostrare l’origine e la tracciabilità delle loro materie prime.
La moda sostenibile: una parola chiave per i consumatori consapevoli
La moda sostenibile è diventata la parola chiave dei consumatori consapevoli che cercano di fare scelte virtuose e responsabili riguardo ai loro acquisti. La crescente attenzione verso le problematiche ambientali e sociali del settore della moda, ha portato ad un aumento della domanda di prodotti eco-friendly e trasparenti in merito al loro ciclo di vita. La moda sostenibile non è solo una tendenza, ma rappresenta un cambiamento culturale importante nella percezione del valore dei vestiti o accessori e dell’impatto che essi hanno sul mondo circostante.
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Per capire come si è giunti a questa conclusione è fondamentale osservare alcuni dati, così da comprendere la recente attitudine dei consumatori e i motivi per cui sempre più aziende desiderano rendere pubblici i loro processi produttivi. Il settore della moda è ritenuto responsabile di una percentuale che oscilla tra l’8 ed il 10% delle emissioni dei gas serra globali. Il problema più significativo è rappresentato dalle fibre con le quali vengono prodotti i capi di abbigliamento. La maggior parte dei vestiti fast-fashion e low-cost, circa il 60%, sono composti da fibre sintetiche tra cui nylon e poliestere. Il problema è duplice. Da un lato queste fibre sono prodotte a partire da derivati del petrolio, seguendo un processo di creazione stressante per l’ambiente, dall’altro, ogni volta che questi indumenti vengono lavati rilasciano microplastiche che minacciano l’intero ecosistema.
Con questa consapevolezza molti consumatori hanno cominciato a spingere il settore della moda verso una maggiore responsabilità e trasparenza, mettendo in discussione le pratiche tradizionali e richiedendo nuove soluzioni. Molte aziende si sono lasciate trasportare dal nuovo flusso adottando politiche più sostenibili e trasparenti, utilizzando materiali eco-friendly, riducendo gli sprechi e promuovendo la giusta remunerazione dei lavoratori. Per altre questi obiettivi sono ancora lontani. Ma di certo il cammino sembra ormai scritto e deciso, rappresentando una necessità urgente non solo per l’economia ma per l’intero futuro del nostro pianeta.
FibreTrace: la tecnologia che sta cambiando il gioco
In questo contesto FibreTrace trova uno spazio ben definito ed in linea con l’idea della Commissione Europea di ideare un “passaporto digitale dei prodotti”, così da permettere ai consumatori di prendere visione delle informazioni sulla provenienza e sulla sostenibilità dei capi che acquistano.
Entrando nello specifico, FibreTrace è soluzione digitale integrata alla tecnologia blockchain. Sostanzialmente, all’interno della fibra grezza o dei filati vengono incorporati dei pigmenti luminescenti (senza influenzare la qualità o le proprietà dei tessuti) ai quali vengono assegnati dei codici univoci. A questo punto la fibra può venire scansionata attraverso appositi hardware, raccogliendo le informazioni riguardanti tutti i passaggi che quella stessa fibra ha subito.
I dati raccolti durante il processo sono archiviati in una piattaforma sicura e consultabile in ogni momento. Questi possono essere utilizzati dalle aziende stesse per monitorare la sostenibilità delle pratiche di produzione e identificare eventuali aree di miglioramento. Inoltre, anche i consumatori possono accedere alle informazioni sulla provenienza delle fibre tramite una piattaforma online dedicata.
FibreTrace è inoltre una tecnologia indistruttibile, in grado di resistere all’intero processo di produzione e allo smaltimento. Un’innovazione che sta cambiando il modo in cui la moda sostenibile viene prodotta e commercializzata. Una tecnologia che consente di tracciare l’intero ciclo di vita dei tessuti, dalla loro origine fino al prodotto finito, fornendo ai consumatori informazioni dettagliate sulla provenienza dei materiali utilizzati per i loro abiti. Un sistema perfetto per il riciclo ed un ottimo esempio di economia circolare. E per finire, un livello di trasparenza fondamentale per tutti coloro che cercano di acquistare abbigliamento etico e sostenibile.
L’editoriale
Vantaggi per aziende e consumatori
La tecnologia FibreTrace offre un indubbio vantaggio competitivo per le aziende che vogliono distinguersi come leader nella moda sostenibile.
L’aspetto più importante è sicuramente poter garantire ai propri clienti la tracciabilità e la trasparenza dei propri prodotti, dimostrandone così l’origine sostenibile. Questo comporta un miglioramento della reputazione, l’aumento della fiducia da parte dei clienti e un incremento delle vendite. L’implementazione di FibreTrace permette inoltre di individuare eventuali inefficienze, una riduzione degli sprechi e delle emissioni di CO2 nella catena di produzione,e un miglioramento dell’impatto ambientale dell’intero settore industriale.
Altro aspetto rilevante, è la prevenzione di frodi e contraffazioni nel settore della moda, potendo monitorare l’intera catena di produzione che va dalla coltivazione della materia prima fino alla vendita del prodotto finale. Grazie alla tracciabilità delle fibre, i brand possono dimostrare la provenienza etica dei loro prodotti e certificare l’assenza di sostanze nocive per l’ambiente e per la salute.
Per i consumatori, FibreTrace fornisce una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità degli abiti che acquistano, consentendo loro di prendere decisioni d’acquisto più informate e responsabili. Attraverso la piattaforma a loro dedicata è possibile conoscere la storia del prodotto, delle fibre utilizzate, il tipo di lavorazione e le modalità di distribuzione. Una trasparenza tale da permettere ai consumatori di scegliere prodotti sostenibili e premiare le case di moda che più si impegnano per l’ambiente e la responsabilità sociale.
Costruire il futuro della moda
Le sfide e le prospettive future di FibreTrace sono molteplici, ma non esenti da ostacoli e difficoltà. Innanzitutto, la tecnologia dovrà essere adottata su larga scala dai marchi di moda per poter avere un impatto significativo sul settore. Ciò richiederà da parte delle aziende un investimento iniziale per l’implementazione dei nuovi servizi e per la formazione del personale, ma non tutte potranno permettersi tali costi.
Inoltre, sarà necessario sviluppare standard comuni per la marcatura delle fibre tessili, al fine di garantire la compatibilità tra i diversi sistemi di tracciabilità.
Infine, elemento da non sottovalutare, la tecnologia FibreTrace potrebbe anche incontrare ostacoli legali riguardanti la proprietà intellettuale e la protezione dei dati.
Tuttavia, la tecnologia da sola non sarà sufficiente per costruire un futuro della moda più consapevole e responsabile. Bisognerà auspicare ad un cambiamento culturale che coinvolga tutti gli attori del settore, soprattutto i consumatori. In questo senso la comunicazione sarà centrale, al fine di educare agli acquirenti sull’importanza riguardo la trasparenza della catena di approvvigionamento, sulla tracciabilità delle fibre, nonché sui problemi ambientali legati alla moda e sulle possibili soluzioni
Se queste sfide verranno superate, l’avvenire per FibreTrace sarà promettente. La moda sostenibile non è solo una tendenza, ma una necessità urgente per il nostro pianeta e per le generazioni future. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da fare. Come possiamo contribuire, a livello individuale e collettivo, a costruire un futuro della moda più consapevole e responsabile? Questa è la domanda che tutti dovremmo porci.