Fri-El Green House: pomodori sostenibili tutto l’anno
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L’innovazione e la sostenibilità sono diventati argomenti fondamentali per molte aziende toccando una serie di vasti ambiti, in particolare quello del settore agricolo. Le innovazioni sono così aumentate cercando di soddisfare bisogni e necessità: produrre in maniera costante prodotti genuini e sani, limitando il più possibile l’impatto ambientale. In questo contesto, Fri-El Green House rappresenta un esempio di eccellenza italiana nella coltivazione dei pomodori.
Non a caso il pomodoro è uno dei simboli più riconosciuti del Bel Paese, essendo l’Italia prima tra i paesi europei per la produzione di pomodoro da industria e seconda a livello mondiale.
Essendo così alto il livello di produzione e, al contempo, alcune tecniche di coltivazione potenzialmente “pericolose” per l’ecosistema, sapere che esistono aziende con una particolare attenzione ai territori dove operano è solo un bene. Fri-El Green è infatti una realtà che ha adottato soluzioni tecnologiche all’avanguardia per garantire la massima qualità del prodotto rispettando l’ambiente. Scopriamo insieme come questa impresa italiana si è distinta per la sua passione, innovazione e sostenibilità nella coltivazione dei pomodori.
Un’azienda italiana all’avanguardia nella coltivazione di pomodori
I punti di forza che rendono l’azienda italiana Fri-El Green House all’avanguardia nella coltivazione di pomodori sono principalmente due. Il primo riguarda l’utilizzo di tecniche di coltura idroponica hi-tech, un metodo che permette di ridurre notevolmente l’impatto ambientale e, al contempo, garantire una maggiore qualità del prodotto. Il secondo è inerente al sistema utilizzato per il riscaldamento delle serre. Queste, infatti, sfruttano l’energia rinnovabile prodotta dalle centrali elettriche adiacenti, dimostrando un forte rispetto per l’ambiente.
E non stiamo parlando di un piccolo progetto o qualcosa di esiguo, ma di un’azienda con una superficie coltivata che supera i 31 ettari, che consente all’azienda di soddisfare la crescente domanda di pomodoro sostenibile in Italia e all’estero tutto l’anno. Un esempio di innovazione, sostenibilità e passione italiana nel settore agricolo. Un sistema che riassume le best practice della green economi e dell’economia circolare. Un’eccellenza del nostro territorio che merita di essere analizzata e studiata affinché anche altre realtà simili possano seguirne la scia.
Cos’è la coltura idroponica hi-tech
La coltura idroponica hi-tech è una soluzione sostenibile e innovativa che permette di coltivare pomodori in modo efficiente, riducendo l’impatto ambientale e garantendo un prodotto di alta qualità. Ma come funziona questo metodo di coltivazione? Parliamo di una tecnica antichissima risalente addirittura ad Atzechi e Babbilonesi, e successivamente ripresa negli anni ’30 del Novecento per integrarla al concetto delle vertical farminig.
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Questo metodo prevede l’utilizzo di sistemi di coltivazione in cui le piante non vengono piantate nel terreno, ma in un substrato inerte come la perlite o la fibra di cocco. Le radici delle piante vengono immerse in una soluzione di nutrienti e acqua che viene costantemente monitorata per garantire il giusto apporto nutrizionale alle piante.Il risultato della coltura idroponica hi-tech consiste nell’ottimizzare lo spazio e di risparmiare acqua, riducendo al minimo l’impatto ambientale. In questo caso specifico, viene risparmiato quasi il 70% di superficie poiché la coltivazione in serra idroponica permette di utilizzare molto meno terreno rispetto alle coltivazioni tradizionali in campo. Facendo un rapporto numerico, 1 ettaro di serra idroponica corrisponde a 10 ettari di coltivazioni tradizionali. Riguardo al risparmio di acqua avviene recuperando sia quella in eccesso viene, filtrandola e immettendola nuovamente nell’impianto, che quella piovana, raccolta e utilizzata per l’irrigazione.
Riassumendo quanto detto fin ora, tra i benefici vi sono una riduzione dell’impatto ambientale, una capacità produttiva ottimizzata, ma anche zero composti immessi direttamente nel terreno e nelle falde acquifere. La coltura idroponica hi-tech, proprio grazie alle sue peculiarità, consente di ridurre drasticamente l’uso di acqua e fertilizzanti rispetto ai metodi tradizionali di coltivazione. Inoltre, grazie all’assenza di pesticidi e alla possibilità di controllare con precisione le condizioni ambientali come temperatura, umidità e luce, si ottiene un prodotto più sano e privo di residui chimici.
In Fri-El Green House, la coltura idroponica hi-tech è stata implementata con successo grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate come i sensori per il monitoraggio delle condizioni ambientali, i sistemi di illuminazione LED ad alta efficienza energetica e i robot per la raccolta dei pomodori. La sua implementazione richiede sicuramente investimenti iniziali significativi, ma a lungo termine può portare a notevoli risparmi energetici ed economici.
Serre riscaldate con energia rinnovabile
Abbiamo sottolineato come l’aspetto importante dell’innovazione sostenibile delle serre Fri-El Green House sia il rispetto per l’ambiente. La coltura idroponica richiede una temperatura costante e adeguata all’interno delle serre, soprattutto nei mesi invernali. Per farlo, le serre vengono riscaldate con l’energia rinnovabile prodotta dalle centrali elettriche adiacenti, che utilizzano biomasse e biogas come fonti di energia. Ciò significa che l’azienda non utilizza combustibili fossili per creare le condizioni climatiche migliori, riducendo così le emissioni di gas serra e promuovendo un ambiente più pulito e sano.
L’utilizzo di energia rinnovabile non solo ha un impatto positivo sull’ambiente, ma anche sulla qualità del prodotto finale. La temperatura costante all’interno delle serre permette una coltivazione ottimale dei pomodori, mantenendo un livello di umidità adeguato e prevenendo malattie o parassiti che potrebbero compromettere la salute delle piante.
Lo sfruttamento di energia rinnovabile è una scelta strategica che riflette l’impegno dell’azienda nella transizione verso un’economia a basso impatto ambientale. L’uso di fonti energetiche rinnovabili rappresenta un passo importante verso la riduzione delle emissioni di gas serra, la lotta al cambiamento climatico e la creazione di posti di lavoro verdi.Uno dei maggiori effetti delle serre riscaldate attraverso energia rinnovabile prodotta dalle centrali elettriche adiacenti, è di poter mantenere una produzione costante anche durante i mesi invernali, quando la produzione tradizionale all’aperto è limitata. Un fattore che permette all’azienda di soddisfare le esigenze dei consumatori italiani che desiderano acquistare pomodori locali e sostenibili tutto l’anno, senza dover dipendere dalle importazioni estere.
Collaboratori giovani, altamente qualificati e una forte presenza femminile nell’azienda
Fri-El Green House è un’azienda che punta sull’innovazione e la sostenibilità, ma non solo: è ammirabile l’attenzione che viene posta sulle questioni sociali e culturali promuovendo una cultura aziendale inclusiva e aperta alla diversità.Collaboratori altamente qualificati di cui l’età media è di 34 anni e una forte presenza femminile nell’azienda che rappresenta il 41% dell’organico.
L’editoriale
Il team è composto da professionisti con competenze ed esperienze specifiche in diversi settori, dalla ricerca alla tecnologia, passando per l’agronomia e la gestione aziendale. Le donne sono presenti in tutti i livelli dell’organizzazione, dalla base alla dirigenza, garantendo una maggiore equità di genere e una migliore rappresentatività delle esigenze e dei punti di vista di tutte le persone coinvolte nell’attività dell’azienda. In questo modo, Fri-El Green House si fa portavoce di valori imprescindibili quest’oggi, come l’inclusione e la valorizzazione delle risorse umane.