Cibus 2024, l’evento punto di riferimento dell’eccellenza italiana del settore agroalimentare
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Il nostro Paese rappresenta da sempre un punto di riferimento per quanto riguarda il settore agroalimentare, con i suoi innumerevoli territori che tramandano da generazione in generazione ricette millenarie che ci hanno resi famosi in tutto il Mondo, con milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, non solo per la ricchezza storico-culturale e per i panorami mozzafiato, ma anche per poter assaporare gusti e pietanze uniche, viaggiando su e giù per la Penisola per godersi l’infinito patrimonio gastronomico nostrano, che parte da ingredienti, allevamenti e colture di altissima qualità fino ad arrivare a una cucina d’eccellenza, frutto di combinazioni perfette tra creatività e passione e la maestria antica e inestinguibile dei nostri agricoltori, allevatori, produttori e chef.Non è un caso quindi, che l’Italia sia anche una delle location mondiali preferite per l’organizzazione di eventi e fiere dedicate al settore food, con migliaia di visitatori e operatori del mercato che affollano questi luoghi di ritrovo per scoprire le novità e le innovazioni del campo. Tra queste non possiamo non citare Cibus, l’appuntamento che può essere definito a tutti gli effetti la meta per eccellenza dell’agroalimentare Made in italy.
Cos’è Cibus
Cibus è un evento biennale che ha luogo a Parma, organizzato da Fiere di Parma in collaborazione con diverse organizzazioni e associazioni dell’agroalimentare. La sua prima edizione risale al 1985 e da allora il Salone Internazionale dell’alimentazione, altro nome usato per indicare la manifestazione, è cresciuto esponenzialmente in termini di dimensioni, rilevanza e partecipazione di operatori del comparto e di semplici visitatori e appassionati. L’obiettivo principale della fiera, che vedrà la sua 22esima edizione il prossimo 7 maggio 2024 fino al 10 dello stesso mese, è creare un punto d’incontro tra produttori, distributori, esperti e consumatori interessati alle ultime tendenze e innovazioni nel campo alimentare, creando una connessione proficua e stimolante per migliorare e consolidare il settore non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista etico, aprendo a importanti riflessioni e a nuove metodologie e soluzioni al passo con il progresso tecnologico e le rinnovate sensibilità della società odierna, prima su tutte quella relativa all’impatto ambientale e alla salvaguardia del Pianeta.
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Durante l’evento, le aziende dell’agroalimentare hanno la possibilità di presentare i propri prodotti, entrare in contatto con potenziali partner commerciali e accrescere la propria visibilità e reputazione sul mercato, promuovendo l’importanza della qualità e dell’autenticità della propria produzione e sottolineando l’eccellenza del Made in Italy.
Dalla produzione alla distribuzione, tutta la filiera alimentare è coinvolta nella fiera, creando un ambiente completo e favorevole in cui le aziende possono interagire in diverse occasioni per concludere affari e accordi commerciali, ponendo l’attenzione non solo sui prodotti e ingredienti tradizionali ma anche su quelli più innovativi e di tendenza, offrendo in questo modo ai visitatori di ottenere una panoramica completa delle ultime novità e diversità del settore.
Durante le giornate del Salone Internazionale dell’alimentazione, infatti, si svolgono tutta una serie di attività che coinvolgono sia gli espositori che i visitatori, come sessioni di degustazione, dimostrazioni culinarie, conferenze e workshop, in un contesto in cui condividere e comunicare le proprie conoscenze specifiche e interagire con esperti e professionisti del settore.
Un calendario fittissimo e stimolante che attira da anni un pubblico sempre più vasto, come sottolineato dai numeri ottenuti nell’ultima edizione del 2022, con la partecipazione di 1000 brand espositori, 20 mila operatori di settore, 1500 buyer provenienti da oltre 90 Paesi nel Mondo, 500 nuovi prodotti presentati. La grandezza dell’evento, infatti, non ha carattere solo nazionale ma, come detto, attira ogni due anni una platea internazionale, costituita non solo da player del mercato ma anche da appassionati, giornalisti e chef provenienti da ogni angolo del Pianeta, desiderosi di scoprire la qualità unica della produzione agroalimentare italiana.
Cibus e l’innovazione
Come scritto in precedenza, nelle ultime edizioni di Cibus, particolare rilevanza è stata rivolta a quelle tematiche che rappresentano i capisaldi della società attuale, come la lotta agli sprechi, la riduzione dell’impatto ambientale e la questione sociale.
Oltre a generare un grande indotto anche per l’industria alberghiera, il settore della ristorazione e il commercio locale e, in generale, a promuovere l’immagine dell’Italia come uno dei principali produttori di cibo di qualità nel mondo e l’importanza e la grandezza del patrimonio culinario nostrano, stimolando l’export, sono molti i molti gli spunti e i momenti dedicati ad approfondire la sostenibilità di settore, discutendo sui nuovi metodi produttivi e sulle tecnologie e innovazioni più recenti, oltre ad organizzare alcune attività che nel concreto possono fare la differenza, come i progetti speciali.
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L’editoriale
Tra questi possiamo citare il Cibus Food Saving, che consiste nel donare il cibo avanzato al termine dell’evento al Banco alimentare per aiutare le associazioni e ridurre gli sprechi, ma anche il Cibus Starup Area, per incontrare le aziende innovative e gli incubatori di talenti.Inoltre, sul sito ufficiale della fiera, è sempre possibile costantemente e in ogni momento connettersi con aziende e buyer del settore attraverso una piattaforma digitale permanente denominata My Business Cibus, un vero e proprio ponte per tutti gli attori coinvolti nella filiera agroalimentare.