Frodi alimentari, 9 tonnellate di angurie sequestrate a Nardò
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Se prima le frodi alimentari riguardavano pochi alimenti di nicchia, primo tra tutti l’olio di oliva, oggi le truffe del comparto toccano gli alimenti più disparati. L’ultima riguarda uno dei frutti più consumati durante la stagione estiva, le angurie.
A finire sotto inchiesta circa 9 tonnellate di angurie provenienti dalla Grecia, di origine forse africana, ma spacciate per italiane. Prezzo d’acquisto 25 centesimi, prezzo di rivendita 2 euro. L’episodio è avvenuto in Salento nell’ambito dei controlli straordinari determinati dal protocollo d’intesa nazionale.
Il fatto
La recente operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Gallipoli e dagli ispettori del MASAF ha portato al sequestro di un grande quantitativo di angurie presso una nota azienda di Nardò che si occupa della commercializzazione di frutta e ortaggi.
L’azienda in questione è stata sospettata di aver manipolato la tracciabilità di un consistente carico di angurie provenienti dall’estero, soprattutto dalla Grecia, senza fornire informazioni certe sulla loro reale provenienza, che sembrerebbe essere di origine africana secondo le prime indagini.
Alla mancata tracciabilità e sicurezza alimentare si aggiunge la volontà di far credere ai consumatori che i prodotti in questione fossero Made in Italy. Gli agenti hanno infatti scoperto come la frutta sia stata sottoposta a un riconfezionamento al fine di farla apparire di provenienza italiana e successivamente venduta sul mercato nazionale come prodotto di origine nazionale.
Nel corso dell’attività ispettiva, sono stati inoltre sequestrati a livello amministrativo due tonnellate di carciofi, 1.500 litri di olio di oliva dichiarato extravergine e 300 litri di vino, in quanto anch’essi privi di etichettatura.
Il rappresentante legale dell’azienda è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per “frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci”. Durante l’operazione, sono stati anche identificati due lavoratori impiegati in modo non regolare. Le Fiamme Gialle stanno attualmente conducendo ulteriori indagini per verificare eventuali irregolarità di natura fiscale e contributiva attraverso un’approfondita analisi della documentazione sequestrata.