3 idee per tour enogastronomici in Puglia
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Il bello di viaggiare è immergersi nella tradizione e cultura del posto che si visita, scoprendone i punti più reconditi, i luoghi meno turistici, gli spazi dove si svolge la vita di tutti i giorni e il patrimonio enogastronomico. Avventuriamoci in tre itinerari del gusto per vivere al massimo l’esperienza pugliese.
Degustazione di olio e vino in masseria
Ad una mezz’ora da lecce si trova il comune di Cutrofiano. Parte dell’Unione di comuni della Grecia Salentina, una subregione della Puglia, la piccola città è nota per le sue tradizioni culturali e storiche e il territorio è caratterizzato da un paesaggio tipicamente mediterraneo, con uliveti, vigneti e campi coltivati. In questo meraviglioso contesto sorge l’Astore Masseria, una tenuta storica datata 1935.
Cosa sono le masserie
Identificabili come tipiche costruzioni rurali storicamente venivano utilizzate come centri agricoli e di allevamento dove si coltivavano cereali, vite, ulivi, ortaggi e si allevavano animali come bovini, ovini e suini.
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Parlando della loro struttura architettonica sono generalmente composte da una serie di edifici disposti attorno a una corte centrale. La parte principale è spesso una grande casa padronale con tetti a volta o a botte, che può essere affiancata da stalle, granai, magazzini e abitazioni per i contadini. Tra i materiali utilizzati la pietra locale, in questo caso quella leccese, per costruire muri spessi in grado di mantenere gli ambienti freschi durante l’estate e caldi in inverno. Negli ultimi decenni, molte masserie sono state restaurate e trasformate in strutture ricettive di lusso, come agriturismi, b&b, ristoranti e location per eventi, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico della regione e permettendo ai visitatori di sperimentare la vita rurale pugliese in un contesto spesso elegante e raffinato.
Esperienza pugliese e 360°
Insomma, le masserie sono il lugo ideale per immergersi nella storia e nelle tradizioni agricole della regione degustando i prodotti tipici locali. Esattamente ciò che avviene nell’Astorre Masseria della famiglia Benegiamo. Situata tra circa 80 ettari di vigneti, uliveti e campi, i visitatori possono esplorare la storia dell’olio e del vino nel frantoio ipogeo del XVIII secolo, uno dei più grandi del Salento, e nella bottaia sotterranea, conosciuta come la Cattedrale del Vino.
La tradizione vitivinicola dell’Astore risale agli anni ’40, quando il vino veniva prodotto in grandi quantità e venduto “in cisterna” per poi, negli anni ’90, avviare un progetto per produrre vini di alta qualità. Dopo approfondite analisi del terreno e preparazioni varie, sono stati piantati circa 20 ettari di vigneti con varietà autoctone come Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Malvasia Bianca Antica e Susumaniello. La masseria ha anche avviato la ricerca di varietà locali ormai estinte, creando una collezione ampelografica del Salento.Da Astorre è possibile sia partecipare a lezioni di cucina salentina che a degustazioni guidate di vini biologici, abbinati a prodotti tipici della cucina pugliese come il capocollo di Martina Franca e il pane di Altamura. Troppo stanchi per tornare a casa? Le camere della masseria sono perfetta per passare una giornata di puro relax, assicurando il meglio dell’ospitalità nelle campagne salentine.
Corso di cucina tra i trulli
Cosa c’è di più iconico dei trulli pugliesi? Alberobello è il paese più rappresentativo per quel che riguarda le antiche costruzioni in pietra a secco con tetti conici, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1996. Originariamente usati come abitazioni rurali e magazzini, i trulli oggi sono simboli dell’architettura pugliese e attraggono visitatori da tutto il mondo per la loro unicità e il loro fascino senza tempo.In questo contesto di bellezza storica e tradizione culinaria, un corso di cucina offerto da un trullo ad Alberobello si presenta come un’esperienza unica e immersiva. Un’opportunità che non solo permette di apprendere le tecniche della cucina pugliese, ma offre anche un viaggio nel cuore della cultura e della storia locale. Partecipare ad un corso simile significa mettere le mani in pasta e scoprire i segreti di ricette antiche, tramandate di generazione in generazione, il tutto all’interno della suggestiva cornice di un trullo autentico. Un’avventura enogastronomica che arricchisce il palato e il bagaglio culturale di ogni partecipante.
Il trullo di Maria
Uno dei corsi di cucina migliori che si possono trovare ad Alberobello è quello offerto dalla signora Maria. Lei e la sua famiglia sono una delle poche rimaste ad abitare tutt’ora nei magici trulli. Dal suo amore per la cucina e per la terra che non ha mai lasciato, è nata l’idea di offrire un corso di cucina tipica pugliese ai tanti visitatori che affollano le strade ed i vicoletti di questo posto fiabesco.
La giornata prevede un intero pomeriggio tra i fornelli, circa 4 ore, per scoprire i segreti e le ricette più gustose della regione al fianco di una esperta della materia. Dopo aver cucinato sarà possibile fermarsi a gustare ciò che è stato prodotto con le proprie mani, in un contesto familiare e ospitale.
I piatti del corso
Tre sono le portate previste dalla giornata dietro ai fornelli. Si parte con la preparazione della focaccia pugliese, un pane lievitato, particolarmente amato per la sua morbidezza e il suo sapore ricco. Esistono molte varianti della focaccia pugliese, che possono includere ingredienti come cipolle, zucchine, peperoni e altre verdure di stagione, oltre a formaggi locali come la burrata o la mozzarella. Altra specialità che verrà preparata in concomitanza con la focaccia sono i panzerotti pugliesi. Simili a dei calzoni fritti, anche in questo caso possono essere farciti e personalizzati con vari ingredienti a seconda del gusto personale e delle altre portate.
A seguire si passerà alla preparazione di un primo, gli strascinati alle cime di rapa. Gli strascinati sono un tipo di pasta fresca simile alle orecchiette ma leggermente più grandi e con una forma poco diversa. Il loro nome deriva dal gesto di “trascinare” l’impasto sul piano di lavoro con le dita o con un coltello, conferendo alla pasta la sua caratteristica forma irregolare e concava. Neanche a dirlo, il condimento perfetto per questa pasta sono le cime di rapa, una verdura dal sapore leggermente amarognolo, molto amata in Puglia.Non c’è pasto che possa concludersi senza dolce. La signora Maria per il suo corso ha pensato alle cartellate, un dolce tradizionale preparato soprattutto durante il periodo natalizio con un rivestimento di miele o vincotto, e gli amaretti, biscotti dall’intenso sapore di mandorla.
Degustazione street food
La città di Bari, con la sua ricca storia e cultura culinaria, offre un’esperienza unica per chiunque voglia immergersi nei sapori autentici del sud Italia. Il tour di degustazione dello street food inizia nel cuore di Bari Vecchia, precisamente da Piazza dell’Odegitria. Qui, tra le maestose palme vicino alla porta d’ingresso della Cattedrale, il local expert sarà pronto ad accogliere i turisti per iniziare questa avventura culinaria. Il tour perfetto per chiunque voglia scoprire le bellezze della città che si visita senza rinunciare al gusto. La presenza di una guida, formata e preparata, è il quid che saprà rendere l’iniziativa memorabile e competa.
Le tappe e le specialità del tour
L’editoriale
La prima tappa prevede una sosta alla storica Cattedrale di San Sabino, uno splendido esempio di architettura romanica. Il primo punto ristoro è uno dei panifici più antichi della città, poco distante dalla Cattedrale, dove assaggiare la famosa focaccia barese. La sua croccantezza esterna e morbidezza interna è frutto dei suoi ingredienti: semola macinata, patate bollite, sale, lievito e acqua. il tocco di classe sono i pomodorini adagiati sopra la focaccia e il filo di olio pugliese.
Proseguendo attraverso i vicoli affascinanti del centro città, arriva il momento di gustare le sgagliozze, quadrati di polenta fritti dalle massaie tutto l’anno, e le popizze fritte, frittelle di pasta lievitata. Terza fermata dedicata al noto panzerotto barese, una delizia per il palato farcito con il classico ripieno di pomodoro e mozzarella.
Attraversando Corso Vittorio Emanuele, ci si dirigerà verso la quarta fermata. L’itinerario dello street food prevede l’assaggio del fantastico panino con polpo grigliato, insaporito da un giro di filo d’olio ed una spruzzata di limone. Questo piatto è un vero simbolo della cucina marinara barese, rappresentando la freschezza e la semplicità dei sapori locali. Il tutto verrà accompagnano da un’ottima birra fresca artigianale.
Il tour termina in bellezza con una sosta al Castello Normanno Svevo, dove gustare un ottimo gelato artigianale, approfittando della vasta gamma di sapori e gusti a disposizione. Con le sue stradine assolate e l’atmosfera vivace, Bari è il luogo perfetto per rilassarsi e gustare un dolce fresco. Piccolo giro extra per a La Via delle Orecchiette, una meta imperdibile per i turisti che visitano Bari potendo godere di un’esperienza autentica e immersiva osservando da vicino le tecniche tradizionali di produzione della pasta dalle massaie del posto.