Vegano, vegetariano e plant-based: cosa sono e differenze
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Ormai da moltissimo tempo, le abitudini alimentari dei consumatori di tutto il Mondo sono cambiate radicalmente, alla luce di una rinnovata sensibilità e attenzione nei confronti di una dieta sana, collegata agli innumerevoli benefici per la salute e il benessere dell’organismo sotto tutti i punti di vista, ma anche in ottica di sostenibilità ambientale e per la centralità di tematiche etiche, come la crudeltà nei confronti degli animali, la distruzione degli ecosistemi e la sparizione di alcune specie, a causa degli allevamenti e delle coltivazioni intensive.
Al riguardo, sono nati dei veri e propri movimenti che da fenomeno di nicchia si sono trasformati in rivoluzioni a tutti gli effetti, soprattutto tra le nuove generazioni, basate sulla riduzione drastica o l’eliminazione totale delle proteine animali dalla propria alimentazione sia, come dicevamo per motivi di salute, sia per ragioni collegate a rendere il Pianeta un luogo più vivibile.
Le tendenze più diffuse, come noto, sono quelle che attengono al mondo vegetariano e vegano, alla quale si è aggiunta ormai da tempo anche quella del Plant Based.
Tre modi di intendere l’alimentazione e la vita in generale che si somigliano molto ma che in realtà si differenziano per alcuni elementi fondamentali in termini di approccio.
Le motivazioni dietro le scelte alimentari
Le motivazioni che spingono le persone a seguire una dieta vegana, vegetariana o plant-based sono molte e possono variare notevolmente:
Molti vegani e vegetariani scelgono il loro stile di vita per motivi etici, desiderando ridurre la sofferenza e lo sfruttamento animale, in una società come quella in cui viviamo in cui questi episodi sono purtroppo frequenti all’interno degli allevamenti di tutto il Mondo.
Le diete basate su vegetali, inoltre, sono spesso considerate più sostenibili, poiché richiedono meno risorse rispetto all’allevamento di animali e non riducono gli ecosistemi.
Infine, molti adottano questi approcci per migliorare la salute, prevenire malattie croniche e mantenere un peso sano.
Molti studi, infatti, suggeriscono che una dieta ricca di vegetali può ridurre il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro e, parallelamente, un elevato consumo di fibra vegetale favorisce una buona digestione e la funzionalità dell’apparato gastrointestinale. A questo si aggiungono tutte le conseguenze relative all’eccessivo consumo di carne, soprattutto quella rossa, collegata all’insorgere di patologie anche gravi.
Veganismo
Il veganismo è un movimento che ha preso piede ormai da molti anni ma che vede la sua origine all’inizio del 900, nato come costola del vegetarianismo per mano di Donald Watson, colui che può essere considerato il padre di questa corrente.
Più che uno stile alimentare, il veganismo può essere considerato una filosofia di vita che mira a escludere totalmente tutte le forme di sfruttamento e crudeltà verso gli animali. Proprio per questo, a differenza di quello che erroneamente si crede, il vegano esclude la presenza animale non solo l’alimentazione, ma anche l’uso di prodotti di origine animale come pelle, lana e cosmetici testati sugli animali.
Il suo modo di vivere lo porta quindi a prendere decisioni di acquisto molto ragionate, approfondendo pienamente la storia e il modo di produrre di ogni azienda con cui si interfaccia, sia per quanto riguarda il cibo che consuma, sia per l’abbigliamento, la cura del corpo e anche l’arredamento.
Proprio per la diffusione di tale approccio, sono sorte in vari settori produttivi innumerevoli aziende 100% vegane, in grado di attrarre un pubblico sempre più vasto, indipendentemente dal genere e dall’età.
Parlando specificatamente dell’alimentazione vegana, come detto, la dieta esclude tutti i prodotti animali, inclusi carne, pesce, latticini, uova e miele. I vegani si concentrano su alimenti vegetali come frutta, verdura, legumi, cereali, noci e semi. Questo regime alimentare può essere molto nutriente e varia, ma richiede attenzione per assicurarsi di ottenere tutti i nutrienti necessari, come vitamina B12, ferro e omega-3 e, per questo, può essere necessaria la somministrazione di integratori specifici da abbinare alle tante e semplici ricette da fare tranquillamente a casa con ingredienti di tutti giorni e senza una competenza professionale.
Vegetarianismo
Il vegetarianismo, a differenza del veganismo, come noto, permette il consumo di alcuni prodotti animali e coloro che seguono questa dieta si differenziano in tre categorie principali, a seconda delle proprie scelte, che comunque non contemplano in nessun modo la carne.
- Lacto-vegetariani: consumano latticini ma non uova.
- Ovo-vegetariani: consumano uova ma non latticini.
- Lacto-ovo-vegetariani: consumano sia uova che latticini.
Come detto, i vegetariani evitano assolutamente la carne e il pesce, ma possono includere prodotti come latticini (formaggi, latte, burro) e uova e in generale tutto ciò che viene prodotto dagli animali, come il miele. Questo approccio può rendere più facile ottenere alcuni nutrienti, come la vitamina B12, che è presente nei prodotti animali, tuttavia, anche i vegetariani devono prestare attenzione a bilanciare la loro dieta per evitare carenze nutrizionali.
L’altra grande differenza risiede anche nell’applicazione di tale stile negli ambiti quotidiani, in quanto, come dicevamo, i vegetariani, differentemente dai vegani, non hanno “limitazioni” negli altri settori (abbigliamento, arredamento, etc.), sebbene ogni decisione di acquisto dipenda dalle proprie scelte personali.
Proprio in virtù di una filosofia meno “ortodossa” se così si può dire, il vegetarianismo è più diffuso del veganismo, come testimoniato anche dai moltissimi ristoranti vegetariani presenti in tutta Italia.
Plant-Based
Arriviamo infine al Plant based. Con questo termine, tradotti in italiano con “a base vegetale”, ci si riferisce a una dieta che è prevalentemente composta da alimenti vegetali. Tuttavia, a differenza del veganismo e del vegetarianismo, non implica necessariamente l’esclusione totale di prodotti animali. La confusione nasce proprio dalla parola utilizzata e viene spesso scambiato proprio con il vegetarianismo. Ma se quest’ultimo ammette anche i derivati animali ma per il resto è “plant only”, quello in oggetto può comprendere in parte minima anche il consumo di carne e pesce.
Ovviamente, essendo lo stile di vita meno “stringente”, anche in questo caso non tiene conto delle implicazioni di altri settori, come il veganismo, e la sua dieta sebbene sia basata sui vegetali, ha meno implicazioni sulla salute in termini di apporto nutrizionale proprio per la presenza di proteine animali, ma povere di grassi saturi.