
5 ricette tipiche dell’Umbria

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L’Umbria, è una Regione unica nel suo genere, in grado di affascinare chiunque per il suo passato secolare, il suo patrimonio artistico eccezionale e le sue usanze gastronomiche che esaltano i sapori autentici del territorio. La cucina umbra, essenziale e verace, è un tesoro di ricette ereditate di generazione in generazione, un autentico percorso di sapori che merita di essere scoperto e assaporato.
Riuscire a riassumere al meglio tutta la ricchezza della cucina locale è praticamente impossibile, basti pensare agli incredibili salumi, ma in questa breve guida vi invitiamo a scoprire cinque ricette tipiche del cuore verde d’Italia, piatti che raccontano la storia e la cultura di questa Regione, e che vi faranno innamorare dei suoi sapori unici e indimenticabili.
Strangozzi alla spoletina: un abbraccio di sapori antichi
Gli strangozzi, anche conosciuti come stringozzi (o strozzapreti), sono una pasta lunga, ruvida e corposa, tipica dell’Umbria. La loro origine è avvolta nel mistero, ma si ritiene che risalga all’epoca etrusca. Questa pasta, fatta con farina 00 e semola di grano duro rimacinata, acqua e olio extravergine d’oliva, ha una consistenza che trattiene perfettamente il sugo, esaltandone il sapore.
La ricetta alla spoletina, originaria come intuibile dell’incantevole Spoleto, prevede ingredienti poveri ma buonissimi, come i pomodori pelati, l’aglio, l’olio Evo, il pepe nero e una pioggia di prezzemolo sul finale. Questa versione è un vero e proprio omaggio ai sapori della terra, un piatto che scalda il cuore e l’anima e che ci riporta alle origini della cucina umbra.
Esistono poi innumerevoli varianti di strangozzi, con condimenti di ogni tipo, i più diffusi sono i funghi, il maiale, gli asparagi e il tartufo nero, tutti prodotti che in Umbria sono particolarmente pregiati.
Per gli amanti della pasta, da provare assolutamente anche gli spaghetti al rancetto, con passata di pomodoro, pancetta, cipolla e pecorino grattugiato, o la pasta alla norcina, con salsiccia, ricotta di pecora, cipolla, aglio e parmigiano grattugiato.
Torta al testo: un pane speciale, una storia millenaria
La torta al testo è una sorta di pane azzimo, cotto su una piastra di pietra chiamata “testo“, che ha origini antichissime, probabilmente romano etrusche. Il “testum” (dal latino) era una tegola in laterizio realizzata con argilla o ghiaia, ma oggi si utilizza uno strumento in ghisa, dalla forma tonda.
Si tratta di un prodotto semplice, fatto con farina di grano, acqua, sale, olio extravergine e bicarbonato, ma dal sapore unico e inconfondibile. La sua consistenza è croccante all’esterno e morbida all’interno, e il suo profumo è quello del pane appena sfornato.
La torta al testo, che a Gubbio prende il nome di crescia, è un vero e proprio simbolo della cucina umbra, e viene utilizzata per accompagnare i tanti salumi locali da acquistare in una delle tante norcinerie presenti sul territorio, formaggi, carni, verdure e altri piatti tipici della regione. È un pane versatile, che si adatta a ogni occasione, dalla colazione alla cena, e che rappresenta un vero e proprio tesoro della gastronomia del posto.
Frittata al tartufo: un’esplosione di gusto
L’Umbria è una terra generosa, che offre prodotti di altissima qualità, come il tartufo nero pregiato, l’oro della Regione. Questo ingrediente, dal profumo intenso e dal sapore unico, viene utilizzato per arricchire molti piatti della cucina locale, tra cui la frittata.
La frittata al tartufo è un piatto semplice e veloce da preparare, ma dal gusto raffinato e intenso. Per realizzarla, basta aggiungere del tartufo grattugiato alle uova sbattute, e cuocere il tutto in padella. Il risultato è una frittata profumata e saporita, perfetta per essere gustata come antipasto o come secondo piatto. Un vero e proprio gioiello della gastronomia regionale, una ricetta che celebra l’eccellenza dei prodotti locali e che incanta i palati più esigenti.
Palomba alla ghiotta: la storia dell’Umbria a tavola
La palomba alla ghiotta è un piatto che celebra la tradizione venatoria dell’Umbria, una terra ricca di selvaggina e cacciagione, una ricetta tipica della zona di Todi. La palomba, una sorta di piccione o colombaccio, dopo essere stata accuratamente preparata, viene cotta allo spiedo e al forno. Nel frattempo, le sue interiora cuociono lentamente in un tegame di terracotta, insieme a un ricco condimento di vino rosso, olive nere, salvia, rosmarino, aglio e buccia di limone, potendo aggiungere anche capperi, prosciutto crudo e bacche di ginepro.
Quando la salsa si restringe viene messa in una leccarda, chiamata anche ghiotta per l’appunto, da riporre sotto lo spiedo in cui cuoce il colombaccio, così che i suoi succhi possano finire nell’intingolo. Per terminare la cottura mettere la carne nella salsa e cuocere a fuoco lento, termina la cottura così da renderla tenera e succulenta, assicurandosi che sia ben cotta all’esterno e “rossa” internamente.
Questo piatto racconta la storia di una cucina legata al territorio, un’esplosione di gusto che riporta alle tradizioni di una volta.
Rocciata di Assisi: un dolce tipico, una festa per il palato
Chiudiamo ovviamente con un dessert, la rocciata di Assisi è un dolce tipico della città di San Francesco, a base di mele cotte, frutta secca, noci, uvetta, fichi secchi, pinoli, mandorle, cannella, vin santo, scorza di limone o d’arancia e cacao amaro. Gli ingredienti vengono avvolti da una sfoglia attorcigliata (o meglio, arrocciata, da qui il nome), bagnata sul finale dal liquore alchermes o spolverata con zucchero a velo.
La sua preparazione è piuttosto laboriosa, ma il risultato è un dolce ricco e gustoso, una sorta di strudel in chiave umbra, perfetto per essere gustato durante le feste e le celebrazioni, in particolare per la Festa di Ognissanti.
La rocciata è un vero e proprio concentrato di sapori e profumi umbri, e rappresenta un’ottima conclusione per un pasto tipico della regione. La sua consistenza è morbida e avvolgente e il suo sapore è dolce e speziato.