Champagne, le bottiglie che hanno fatto la storia
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Lo champagne è una bevanda associata al lusso e alla raffinatezza, un simbolo di celebrazione e gioia, con una storia che affonda le sue radici nel XVII secolo, quando divenne di moda presso la corte francese e tra i membri dell’aristocrazia e della borghesia europea.
La storia dello champagne inizia nel 1681, quando Dom Perignon, un monaco benedettino, iniziò a imbottigliare un vino rustico acquistato nella regione francese della Champagne. Aggiungendo zucchero per favorire una seconda fermentazione notò che l’effetto svaniva rapidamente, ma se consumato entro questo periodo, il vino risultava fresco, giovane e estremamente piacevole al palato, sebbene distante dallo champagne moderno.Con il tempo, lo champagne è diventato molto più di una semplice bevanda tra il vasto panorama vitivinicolo, intrecciandosi alla storia e con alcuni personaggi che con le loro imprese hanno scandito l’ordine del tempo.
Winston Churchill e Pol Roger
Winston Churchill è stato uno dei più importanti leader politici del XX secolo e una figura di spicco nella storia britannica, noto per il suo amore per lo champagne. Era un grande estimatore di questa bevanda e spesso ne faceva largo consumo durante i suoi incontri ufficiali e momenti di celebrazione.Di Pol Roger, Winston Churchill apprezzava particolarmente lo stile rigoroso ed elegante, specialmente nei millesimati a lungo invecchiamento e di grande struttura. Ma il legame con questo champagne andava oltre il gusto ed il palato. Durante glia anni della Seconda guerra mondiale, all’ambasciata britannica di Parigi, tra il primo ministro e Odette Pol Roger, moglie di Jacques Pol Roger, era nata una grande amicizia proprio davanti ad una bottiglia di annata di Champagne Pol Roger datata 1928.
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Da quel momento in poi, Churchill ricevette regolarmente da Odette una cassa di Champagne Pol Roger in occasione del suo compleanno, mentre lui, in cambio, le inviava una copia delle sue memorie. Con il tempo Churchill divenne un frequentatore assiduo della Maison Pol Roger, dove venne appositamente allestito un salotto privato in suo onore.
Nel 1965 Wiston Churchill morì, ed in tale occasione la Maison decise di porre un’etichetta nera sui propri Champagne Millesimati in segno di lutto e rispetto per il grande politico ma soprattutto amico stimato.
Dieci anni più tardi venne creata una bottiglia a lui dedicata: la Cuvée Sir Winston Churchill, un Pinot Nero e Chardonnay con percentuali segrete messa in commercio solo a seguito di almeno 10 anni di affinamento su lieviti, il tutto rigorosamente a 33 metri di profondità nella cantina della Maison. La bottiglia, oltre ad essere un’edizione speciale racchiudeva in sé tutte le caratteristiche che il primo ministro adorava, vale a dire maturità, potenza e struttura. Nel 1984 la linea viene ufficialmente lanciata sul mercato dalla casa natale dello statista a Blenheim Palace e ancora oggi è una delle bottiglie da collezione più ricercate e amate.
Zar Alessandro II e Louis Roederer
Il nesso tra il Cristal Louis Roederer e lo zar Alessandro II della dinastia Romanov risale alla fine dell’Ottocento, quando la Russia, insieme all’Inghilterra, era uno dei maggiori mercati per lo champagne. Lo zar Alessandro II era un cliente fedele dell’azienda Louis Roederer, che all’epoca era già rinomata per la qualità dei suoi champagne.
La relazione tra Alessandro II e Louis Roederer diventò particolarmente significativa quando lo zar manifestò una preoccupazione per la sua sicurezza personale, in seguito ad alcuni attacchi. Data la sua posizione di alto profilo e i timori per attentati e avvelenamenti, chiese alla maison Louis Roederer di creare una bottiglia di champagne specifica per lui, che potesse garantirgli massima sicurezza.
Alessandro II volle una bottiglia con fondo piatto, in modo che non vi potessero essere nascosti oggetti al suo interno, e che fosse completamente trasparente, così da permettere di individuare eventuali liquidi o ordigni. Nel 1876, Louis Roederer accettò la sfida e realizzò una bottiglia speciale per lo zar, senza fondo e di cristallo per ottenere la massima trasparenza e sicurezza possibile.
Questa bottiglia esclusiva rappresentava non solo una risposta alle preoccupazioni di Alessandro II riguardo alla sua incolumità, ma anche un gesto di prestigio e distinzione. Era un simbolo di élite, un prodotto unico e riservato solo per il sovrano russo.
Nonostante i suoi timori e l’aver fatto di tutto per vivere nella massima sicurezza, lo zar perse la vita nel 1881 per via di un attacco da parte di alcuni cospiratori, ma perlomeno non per colpa di qualcosa nascosto segretamente in qualche bottiglia di champagne. In ogni caso, la relazione tra lo zar e Louis Roederer ha contribuito a consolidare la reputazione del Cristal Champagne, ancora oggi considerato come un prodotto di lusso associato alla nobiltà e all’élite.
Napoleone e Moët & Chandon
Tra le sue innumerevoli citazioni sembrerebbe che il generale francese Napoleone abbia detto la sua anche sullo champagne, affermando: “Champagne: nella vittoria un merito, nella sconfitta una necessità”.
L’editoriale
La storia tra Napoleone e Moët & Chandon sboccia nel 1801, quando Bonaparte conobbe Jean-Remy Moët, nipote del fondatore della Maison. Lo stesso generale si recò più volte i terreni di Epernay della Maison, oltre che conferire a Jean-Remy la medaglia della Légion d’honneur, uno degli onori più alti in tutta la Francia. Lo Champagne della Maison divenne un punto di riferimento per Napoleone, la sua corte e le sue truppe, tanto che una leggenda narra di come l’arte del sabrage sia nata proprio per mano, e spada, della compagine. Ogni vittoria era festeggiata sciabolando bottiglie di Moët.
Così come per Churchill, con qualche anno di anticipo, la prestigiosa Maison francese decise di dedicare una bottiglia al suo caro e celeberrimo estimatore. Nel 1869 nacque l’eredità imperiale con la bottiglia simbolo di Moët & Chandon, vale a dire la Moët Impérial.
Un amore senza tempo, tanto che per il 280° anniversario dalla sua fondazione, l’azienda ha deciso di presentare la Collection Impériale Création No. 1 all’Hôtel de Bourrienne, uno dei simboli della capitale francese e frequentato abitualmente da Bonaparte. La linea Impérial continua ancora oggi a raccogliere successi, identificando uno champagne di punta e rappresentando un omaggio alla storia e al prestigio associati all’impero napoleonico.