Come è migliorata la qualità della produzione olearia
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L’olio d’oliva è uno dei prodotti alimentari più antichi e pregiati al mondo, ampiamente utilizzato nella cucina e apprezzato per i suoi numerosi benefici per la salute, alla base della dieta mediterranea, nonché uno dei marchi di eccellenza del Made in Italy.Negli ultimi decenni, la qualità della produzione olearia è notevolmente migliorata grazie a una combinazione di fattori, tra cui l’adozione di moderne tecniche agronomiche, l’innovazione nella lavorazione e l’implementazione di rigorose norme di produzione, aumentando ulteriormente l’interesse verso l’olio e le sue innumerevoli varietà, ognuna con un carattere, un gusto e un sapore diverso
Selezione delle varietà di olive
Una delle chiavi per migliorare la qualità dell’olio è stata la selezione delle varietà di olive più adatte alla produzione di alta qualità.
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Negli ultimi anni, sono state identificate tipologie di questo frutto con caratteristiche organolettiche superiori, come l’Arbequina, la Frantoio, la Koroneiki e la Picual. Queste olive sono state preferite per la loro capacità di produrre oli con profili aromatici complessi e un buon equilibrio tra fruttato, amaro e piccante.
L’adozione di tecniche di coltivazione sostenibile, che si sono perfettamente inserite in un contesto in cui la salvaguardia ambientale è divenuta centrale nelle politiche dei governi globali, ha contribuito notevolmente al miglioramento della qualità del prodotto finale.
Gli agricoltori stanno adottando pratiche come l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. Queste attività promuovono la biodiversità, migliorano la salute del suolo e preservano le risorse idriche, il che si traduce in olive di qualità superiore e in un olio d’oliva più puro, più buono e quindi che porta a benefici anche a livello di redditività.
Raccolta tempestiva delle olive
La raccolta tempestiva delle olive è un altro passo fondamentale per la produzione di un olio di alta qualità. Le olive devono essere raccolte al momento giusto, quando sono mature ma non sovramature. Questo assicura che l’olio ottenuto sia aromatico, con un basso contenuto di acidità e un profilo sensoriale equilibrato. La meccanizzazione della raccolta, mediante l’utilizzo ad esempio di scuotitori elettrici o pettini vibranti, ha permesso di ridurre il tempo trascorso tra la raccolta e la lavorazione, preservando la freschezza delle olive e migliorando la qualità della produzione olearia.
Lavorazione delle olive
Dopo la raccolta, si passa ovviamente alla lavorazione delle olive, un processo cruciale per ottenere un prodotto eccellente. Grazie all’implementazione di moderne tecnologie tale processo ha fatto sì che le olive potessero essere lavorate rapidamente, riducendo il rischio di deterioramento, uno dei fattori determinanti per un calo di qualità. La molitura delle olive viene eseguita in impianti moderni e ben controllati, utilizzando frangitori a martelli o frangitori a pasta continua, così da garantire e preservare le caratteristiche organolettiche delle olive, offrendo un olio d’oliva con un aroma fresco e un gusto equilibrato.
Estrazione dell’olio
L’estrazione dell’olio d’oliva rappresenta il momento determinante affinché la produzione olearia possa portare i frutti sperati, ed è costituita da una serie di operazioni delicate che richiedono attenzione massima per mantenere intatta la qualità delle olive e quindi dell’olio. L’uso di moderne presse idrauliche o centrifughe a due fasi ha sostituito i vecchi metodi di estrazione che utilizzavano pressione meccanica e calore, le cui alte temperature potevano compromettere la qualità, potendo così invece garantire un’elevata resa e una bassa acidità.
Standard di produzione e certificazioni
Un grande miglioramento della produzione olearia è scaturito ovviamente grazie al consolidamento degli aspetti normativi e di sicurezza. Negli ultimi anni, infatti, sono stati sviluppati rigorosi standard di produzione e sono state introdotte certificazioni per garantire la qualità dell’olio d’oliva. Organizzazioni come il Consiglio Oleicolo Internazionale hanno stabilito parametri di qualità, tra cui l’acidità, il perossido e i criteri sensoriali per l’olio d’oliva vergine e extra vergine.
Attraverso queste pratiche, i benefici risultano essere molto rilevanti sia per i produttori che per i consumatori che avranno la garanzia che l’olio d’oliva acquistato sia autentico e di alta qualità, in un settore come quello oleario dove le truffe sono purtroppo all’ordine del giorno.
Monitoraggio e controllo della qualità
Il monitoraggio e il controllo della qualità sono diventati sempre più importanti nel settore oleario, proprio per garantire che i suddetti standard di qualità siano soddisfatti. I laboratori di analisi chimiche e sensoriali valutano l’olio d’oliva per parametri fondamentali come appunto l’acidità, il perossido, i polifenoli e le caratteristiche organolettiche. Questa verifica aiuta a identificare eventuali anomalie o difetti, così che il produttore possa intervenire immediatamente, assicurando in questo modo che solo l’olio di alta qualità raggiunga i consumatori che, d’altra parte, avranno una percezione migliore dell’intero comparto e maggiore propensione all’acquisto, migliorando la redditività.
Educazione e consapevolezza del consumatore
Vivendo in un’epoca in cui l’informazione è alla portata di tutti e gli utenti sono sempre più interessati ad approfondire ogni argomento, i consumatori sono diventati più consapevoli e aggiornati sulla qualità dell’olio d’oliva e sulla differenza tra i diversi gradi di qualità. Questo cambiamento di abitudini ha spinto i produttori a impegnarsi nella produzione olearia di alta qualità per soddisfare le aspettative dei potenziali clienti e proteggere la propria reputazione sul mercato.
Innovazioni tecnologiche
Ovviamente, grande merito per l’accresciuta qualità dell’olio che possiamo comprare è collegata al progresso scientifico e all’introduzione di innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto significativo. L’utilizzo di sensori elettronici per monitorare la maturazione delle olive, l’uso di macchine per la selezione ottica delle olive e l’implementazione di sistemi di tracciabilità sono solo alcuni esempi di come la tecnologia abbia contribuito a migliorare radicalmente il settore e a snellire i processi, aumentando la produttività e le rese. Con questi sistemi, inoltre, si riduce al minimo il rischio di difetti, rendendo il prodotto finale di una qualità mai raggiunta in precedenza.
Collaborazione tra produttori e ricercatori
Infine, un altro aspetto da non sottovalutare è stato quella relativo alla collaborazione tra produttori e ricercatori. I primi, infatti, oggi lavorano a stretto contatto con gli istituti di ricerca agricola e le università per sviluppare nuove pratiche agronomiche, ottimizzare i processi di lavorazione e scoprire nuovi metodi di conservazione, superando quel grado di diffidenza che esisteva in passato. Questa sinergia tra industria e ricerca ha contribuito a un costante miglioramento della qualità dell’olio d’oliva nel tempo.
Collaborazione tra produttori e ricercatori
L’editoriale
Infine, un altro aspetto da non sottovalutare è stato quella relativo alla collaborazione tra produttori e ricercatori. I primi, infatti, oggi lavorano a stretto contatto con gli istituti di ricerca agricola e le università per sviluppare nuove pratiche agronomiche, ottimizzare i processi di lavorazione e scoprire nuovi metodi di conservazione, superando quel grado di diffidenza che esisteva in passato. Questa sinergia tra industria e ricerca ha contribuito a un costante miglioramento della qualità dell’olio d’oliva nel tempo.