Come scegliere l’olio di oliva
Share This Article
Nel vasto panorama dell’olio d’oliva, navigare tra le varie opzioni può rivelarsi un’impresa complessa. Con il mercato invaso da una molteplicità di marche, provenienze e varietà di olive, scegliere il prodotto giusto diventa un atto di discernimento e consapevolezza.
Tra le etichette colorate e le promesse di purezza, come possiamo individuare l’olio extravergine d’oliva autentico, di qualità e genuino? Un dilemma che richiede attenzione e conoscenza da parte dei consumatori. In questo viaggio alla scoperta del liquido dorato che da secoli arricchisce le tavole di tutto il mondo, esploreremo le caratteristiche da considerare, i segreti della produzione e i consigli per un acquisto informato. Immergiamoci in un mondo di aromi, sapori e tradizioni, alla ricerca dell’olio d’oliva perfetto per soddisfare il palato e nutrire il corpo.
L’olio extravergine italiano
L’olio extravergine d’oliva italiano si erge come un pilastro inestimabile, tanto nella sua importanza culinaria quanto nei suoi benefici per la salute. Questo prezioso elisir dorato non solo conferisce ai piatti un gusto unico e inconfondibile, ma rappresenta anche un elemento fondamentale nella promozione del benessere e della longevità.
Potrebbe interessarti
Grazie alla sua produzione artigianale e alla varietà di cultivar autoctone, offre una vasta gamma di aromi e sapori unici, che vanno dall’erbaceo al fruttato, dall’amaro al piccante. Ogni goccia di questo prezioso liquido è una celebrazione della terra italiana e delle sue ricchezze.Oltre al suo ruolo nella gastronomia e nell’alimentazione, l’olio extravergine d’oliva italiano è rinomato per i suoi molteplici benefici per la salute. Ricco di antiossidanti, acidi grassi monoinsaturi e polifenoli, è stato associato a una serie di effetti positivi sul corpo umano, tra cui la protezione del cuore, la riduzione dell’infiammazione e persino la prevenzione di alcune malattie croniche. È proprio questa combinazione unica di gusto e proprietà salutari che rende l’olio extravergine d’oliva italiano un vero tesoro per il benessere generale.
Attenzione alle imitazioni
Proprio per le sue innumerevoli qualità, l’olio evo italiano è spesso vittima di truffe e contraffazioni. Tra le più comuni e pericolose si annovera la vendita di oli stranieri di bassa qualità, mascherati da prodotti italiani pregiati.
Questi oli, provenienti da paesi come la Spagna o il Marocco, vengono descritti come “olio extravergine d’oliva italiano” al fine di sfruttare il prestigio e il valore associati al marchio italiano. Tuttavia, dietro queste etichette ingannevoli si nasconde spesso una realtà molto diversa, con oli di scarsa qualità che possono compromettere sia il gusto che i benefici per la salute.La complessa catena di produzione e distribuzione dell’olio extravergine d’oliva rende ancora più difficile per i consumatori distinguere tra oli autentici e contraffatti. Le olive possono essere raccolte in un paese, trasportate in un altro per la lavorazione e imbottigliate altrove, creando un labirinto di opportunità per la frode e la contraffazione. Inoltre, il processo di miscelazione di oli di diverse provenienze può offuscare ulteriormente l’origine e la qualità del prodotto finale.
Leggere le etichette
Di fronte a questo scenario, il consumatore diventa il primo difensore della propria salute e del proprio portafoglio. La lettura attenta delle etichette diventa essenziale per evitare truffe e acquistare olio extravergine d’oliva autentico e di alta qualità.
A tal proposito, è importante verificare che l’olio sia effettivamente prodotto in Italia e non importato da altri paesi. Tra i punti chiave da tenere in considerazione vi è la varietà di olive utilizzate, in grado di influenzare il sapore e le proprietà dell’olio, assicurandosi che l’etichetta riporti informazioni dettagliate su queste. Meglio ancora se sono presenti sigilli di qualità come DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta), in grado di garantire l’autenticità e la qualità dell’olio. Infine, prima dell’acquisto e se possibile, è bene assaggiare l’olio per valutarne il gusto e l’aroma. Un olio extravergine d’oliva di alta qualità dovrebbe presentare note fresche e fruttate, con un retrogusto leggermente piccante e amaro.Ultimo ma non per importanza, verificare l’annata di produzione indicata biennalmente. Dall’imbottigliamento, l’olio ha una scadenza “di legge” di 18 mesi. L’assenza dell’indicazione dell’annata di produzione può farci presupporre che ci sia stato un mix, al momento dell’imbottigliamento, tra la produzione dell’anno corrente e quella dell’anno precedente.
Il colore dell’olio
Dal verde smeraldo al giallo oro, passando per il verde intenso e il paglierino, le sue tonalità raccontano storie diverse, legate a cultivar, terreni, climi e processi di produzione.
Sfatiamo un mito: il colore non è un indicatore di qualità. Un olio dal verde intenso non è necessariamente migliore di uno dal giallo paglierino. Ciò che conta davvero è il gusto e l’aroma, entrambi influenzati da una moltitudine di fattori.Tornando al colore, questo è influenzato da alcuni pigmenti naturali. Ad esempio, il carotene conferisce all’olio tonalità dal giallo al rosso/arancione mentre la clorofilla regala un colore più tendente al verde. Oltre alla tonalità, entrambi i pigmenti svolgono ruoli importanti per evitare l’irrancidimento dell’olio e mantenerne più a lungo la freschezza.
L’editoriale
Il colore può però fornire alcune indicazioni rispetto alla tipologia di olio, aiutandoci a selezionare ciò che è più vicino ai propri gusti personali. L’olio dai colori più intesi è solitamente non raffinato, al contrario di quello raffinato che presenta una tonalità più chiara. Nel primo caso l’olio ha un sapore più intenso e con proprietà nutritive più elevate, mentre nel secondo l’olio risulta più neutro.Il colore è ottimo anche per intuire il tipo di cultivar di olive e la provenienza dell’olio. Alcune cultivar dal gusto fruttato sono la Leccino, con note di mandorla e mela verde, e la Coratina, con note di carciofo e cardo. Entrambe hanno un colore che varia, a seconda del luogo di produzione, dal verde intenso al giallo oro con riflessi verdi. Le cultivar dal gusto amaro sono la Carolea ed il Pendolino, entrambe con note di mandorla amara e colori che vanno dal verde, se si tratta di olio prodotto con olive ancora non completamente mature, al giallo paglierino se parliamo di olive mature. Infine, tra le cultivar da gusto piccante vi è l’Ortolana, con oli dal colore giallo dorato.
La conservazione
È essenziale comprendere che l’olio è un prodotto vivo, soggetto a deterioramento se non conservato correttamente. Due nemici principali minacciano la sua integrità: la luce e il calore. Entrambi gli agenti, infatti, hanno la capacità di imbrunire e alterare l’olio, compromettendo sia la sua freschezza che il suo sapore.
D’altra parte, anche il freddo non è da sottovalutare in quanto può causare la formazione di macchie bianche, indicando la presenza di cristalli di trigliceridi che si solidificano a basse temperature. Questo non solo compromette l’aspetto dell’olio, ma potrebbe anche influenzarne le proprietà organolettiche e la sicurezza alimentare.
Tuttavia, non tutto è perduto. Ci sono precauzioni che possiamo adottare per garantire la conservazione ottimale dell’olio e preservarne la qualità. Innanzitutto, è importante consumare l’olio entro un periodo ragionevole di tempo dall’estrazione, preferibilmente entro 12 o 18 mesi. Questo assicura di godere dell’olio nel suo massimo splendore, quando le sue caratteristiche organolettiche sono al loro apice. Infine, è consigliabile mantenere l’olio a una temperatura costante, ideale tra i 13°C e i 17°C, impendo fluttuazioni eccessive di temperatura che potrebbero compromettere la sua qualità.