Come usare l’olio di cocco in cucina
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Immagina una noce di cocco che oscilla delicatamente sulle palme di una distesa tropicale, un frutto esotico carico di misteri e potenzialità. Da questa semplice noce nasce un vero e proprio elisir della natura: l’olio di cocco. Celebre per le sue molteplici proprietà benefiche e la sua versatilità in cucina, l’olio di cocco ha conquistato un posto d’onore nelle dispense di milioni di persone in tutto il mondo. Ma cos’è esattamente l’olio di cocco e quali sono i suoi segreti?
Estratto dalla polpa del cocco, questo olio è ricco di principi essenziali e acidi grassi saturi che lo rendono un prezioso alleato per la salute e il benessere, nonché uno dei prodotti più versatili e nutrienti della natura.
Come viene fatto l’olio di cocco
L’olio di cocco viene estratto dalla polpa del frutto della palma da cocco, anche detta copra o endosperma. Le noci di cocco vengono quindi raccolte e spremute per ottenere il latte di cocco, da cui poi viene estratto l’olio. Solitamente, per arrivare a maturazione una noce di cocco impiega circa un anno se non qualche mese in più. Questo valore cambia a seconda della specie. In merito alla produzione dell’olio esistono diverse metodologie. Le più famose sono l’elaborazione “secca” o “umida”. In quest’ultimo caso si avrà una resa inferiore del 10-15% rispetto al primo metodo, nonché costi maggiori dovuto al tipo di attrezzatura utilizzata e all’utilizzo dell’energia.
Entrando nello specifico, nel processo umido le noci di cocco vengono aperte per estrarre la polpa manualmente o con l’ausilio di macchinari. Successivamente la polpa di cocco viene macinata in piccoli pezzi o grattugiata per facilitare l’estrazione e poi mescolata con acqua calda. La miscela viene pressata attraverso una garza o un filtro per separare la parte liquida dalla polpa solida. La miscela estratta viene quindi riscaldata per far evaporare l’acqua e separare l’olio dal residuo solido attraverso centrifugazione o decantazione.Nel processo secco, la polpa di cocco viene invece essiccata, solitamente all’aria aperta o in essiccatori industriali, fino a quando non diventa secca. Raggiunto questo risultato viene pressata per estrarre l’olio. Un passaggio che può essere fatto meccanicamente attraverso macchine da pressatura che schiacciano la polpa secca e ne estraggono l’olio. A volte, l’olio di cocco estratto attraverso il processo secco può essere sottoposto a ulteriori processi di raffinazione per eliminare impurità e ottenere un prodotto per l’alimentazione più chiaro e neutro dal punto di vista del sapore.
Origini e produzione
Le prime testimonianze dell’uso dell’olio di cocco risalgono al 1820, impiegato dai britannici come burro vegetale. Nel tempo il suo utilizzo si è esteso assumendo altre forme nell’ambito culinario e addentrandosi anche nel settore cosmetico come la produzione di saponi, prodotti per la pelle ed i capelli, nell’industria oleochimica e farmaceutica.L’olio di cocco è ampiamente utilizzato e prodotto nelle regioni tropicali del mondo, come l’Asia meridionale, il Pacifico e l’America latina. È un elemento fondamentale della cucina e della cultura di molte di queste regioni, dove viene utilizzato per preparare una vasta gamma di piatti tradizionali e rimedi naturali. Tra i maggiori produttori secondo FAOSTAT (2018), vi sono le Filippine, l’Indonesia, l’India, il Vietnam, il Messico, il Bangladesh e lo Sri Lanka.
Proprietà nutrizionali
L’olio di cocco è ricco di acidi grassi saturi a catena media (MCT, dall’inglese Medium Chain Triglycerides) tra cui l’acido laurico, che si ritiene abbia diversi benefici per la salute. Gli MCT si distinguono per la loro struttura chimica che, contrariamente agli acidi grassi a catena lunga contenuti in latticini e carne, hanno una catena di carbonio più corta, composta generalmente da 6-12 atomi di carbonio. Questa struttura particolare li rende unici nel modo in cui vengono metabolizzati e utilizzati dal corpo.Innanzi tutto, vengono assorbiti rapidamente dall’intestino tenue e trasportati direttamente al fegato tramite il sistema venoso porta. Qui vengono metabolizzati senza la necessità di essere emulsionati e trasportati dai lipidi come avviene per gli acidi grassi a catena lunga.
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L’editoriale
Una volta arrivati al fegato, gli MCT vengono rapidamente convertiti in chetoni e/o acetil-CoA, che possono essere utilizzati come fonte di energia immediata dal corpo, incluso il cervello.
Quindi, da un lato gli MCT richiedono meno energia per essere metabolizzati rispetto agli acidi grassi a catena lunga e di conseguenza risultano essere una fonte energetica più efficiente, soprattutto per le persone che cercano di perdere peso o hanno problemi di digestione dei grassi.
Osservando le altre proprietà nutrizionali, l’olio di cocco contiene tracce di vitamine liposolubili come la vitamina E, che agisce come antiossidante, e la vitamina K, importante per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa. Anche se in quantità limitate, fornisce alcuni minerali come il ferro, il sodio e il potassio. Infine, l’olio di cocco è privo di acqua e contiene solo tracce di proteine. Questo lo rende principalmente una fonte di grassi, con una minima quantità di altri nutrienti.Le proprietà benefiche dell’olio di cocco sono molteplici ed importanti per essere in forma. Si ritiene che possa aumentare il metabolismo e migliorare la salute del cuore riducendo il colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e aumentando il colesterolo HDL (colesterolo “buono”). Inoltre, può avere effetti positivi sulla salute della pelle, favorendone i processi curativi, e dei capelli, grazie alle sue proprietà idratanti e antimicrobiche.
Sapore e utilizzo in cucina
Quest’olio ha un sapore dolce e leggermente di cocco, che lo rende ideale per una varietà di preparazioni culinarie. Può essere utilizzato per friggere poiché ha un alto punto di fumo, che lo rende adatto per la cottura ad alte temperature senza degradarsi facilmente, cuocere al forno, condire insalate o aggiungere cremosità ai frullati e alle bevande. È particolarmente apprezzato nella cucina asiatica e tropicale, dove è spesso utilizzato per preparare piatti dolci e salati. Vediamo come utilizzarlo in tre diverse ricette.
Spaghetti di riso con verdure saltati con olio di cocco
Un primo piatto perfetto per tutti: intolleranti al glutine, vegani e vegetariani e per coloro che soffrono di problemi di digestione.
Dosi per 1 persona
1 cucchiaino di olio di cocco
Mezzo cucchiaino di olio di sesamo
Mezza cipolla
2 spicchi d’aglio
100 gr di tofu a cubetti
Mezzo peperone verde e mezzo peperone rosso tagliati a striscioline
100 gr di cavolo cinese
1 cucchiaio di salsa di soia
60 di spaghetti di riso
Scaldare leggermente a fuoco medio-alto l’olio di cocco e l’olio di sesamo in un wok. Raggiunta la temperatura aggiungere la cipolla precedentemente tagliata finemente a spicchi e l’aglio schiacciato. Quando sia la cipolla che l’aglio saranno dorati, aggiungete il tofu continuando a far saltare il tutto. Successivamente aggiungete i peperoni e mescolare il tutto lasciando cuocere per circa 5 minuti. Aggiungete il cavolo cinese, anche questo finemente tagliato, e far cuocere per altri 5 minuti. Infine, aggiungete la salsa di soia avendo cura di mescolare per bene il tutto e togliete dal fuoco. Dopo aver cotti gli spaghetti di riso così come indicato sulla confezione, fateli saltare insieme alle verdure senza farli asciugare troppo. Il piatto è pronto!
Patate dolci all’olio di cocco
In questa preparazione, l’olio di cocco esalta il naturale sapore caramellato delle patate dolci arrosto, donandogli una delicata nota di cocco. Lo zucchero di canna e la noce moscata aggiungono dolcezza al piatto, mentre un tocco di pepe nero lo rende ancora più apprezzato dagli adulti. È un piacere per il palato, semplicemente irresistibile.
Dosi per 1 persona
Mezzo cucchiaio di olio di cocco
400 gr di patate dolci
2 cucchiaini di zucchero di canna
Sale
Pepe nero
1 cucchiaino di noce moscata
Cominciate preriscaldando il forno a circa 200°. Prendete le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti. Mettete le patate in una ciotola capiente e aggiungete l’olio di cocco, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e di pepe e la noce moscata grattugiata. Mescolate il tutto e riponete le patate in una teglia foderata facendo attenzione a non farle sovrapporre. Cuocete per circa 25-30 minuti ricordando di girare le patate a metà cottura.
Torta al cocco
Una torta soffice, morbida e light adatta per colazione e merenda. Facile da preparare, anche per i meno esperti. Basteranno solo una ventina di minuti per addolcire la giornata.
Dosi
120 g di olio di cocco
100 gr di farina di cocco
3 uova medie
125 gr di yogurt bianco
130 gr di zucchero di canna
220 gr di farina 00
10 gr di lievito
Sale
Burro
Rompete in una ciotola le uova e aggiungete lo zucchero di canna e un pizzico di sale. Con l’aiuto di un paio di fruste elettriche cominciate a montare il composto. A mano a mano che l’impasto assume una consistenza omogenea, aggiungete l’olio di cocco e successivamente la farina setacciata e il lievito. Continuate a mescolare fino al completo assorbimento delle polveri. Infine, versate lo yogurt e la farina di cocco continuando a mescolare fino a raggiungere un impasto senza grumi. Imburrate una teglia e cospargete la base con una spolverata di farina di cocco. Colate all’interno l’impasto e guarnite con un po’ di cocco grattugiato. Cuocete la torta per 40 minuti nel ripiano centrale del forno riscaldato a 180°. Una volta raffreddata, guarnite con una setacciata di zucchero a velo.