Da Rovigo a Portogruaro in bicicletta: la Via del Mare
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L’Italia può essere considerato uno dei Paesi in grado di offrire la più ampia scelta di esperienze turistiche al Mondo, grazie alla sua vastità di territori mozzafiato e una ricchezza culturale che non hanno eguali. Percorrendo la Penisola da Nord a Sud, infatti, non c’è luogo che non possa attirare l’attenzione dei visitatori lasciando letteralmente incantati i turisti, abbagliati dalla bellezza naturalistica nostrana, così come dalle infinite testimonianze storiche, senza contare un patrimonio enogastronomico sconfinato, il tutto condito da una tradizione secolare e una tipicità che cambia da Regione a Regione.
Ogni città, ogni paese, grande e piccoli che sia, e ogni luogo hanno la sua storia da raccontare, che solo attraverso una visita approfondita e un’immersione totale nel contesto possono essere vissuti pienamente, regalando alle persone ricordi indimenticabili da scolpire per sempre nella memoria.
In quest’ottica, uno dei fattori determinanti per assaporare completamente la bellezza italiana è quella di utilizzare mezzi di trasporto “non tradizionali”, evitando quindi quando possibile l’automobile, il treno o il bus, e preferendo invece la bicicletta, percorrendo tratte che sono divenute iconiche e che, al tempo stesso, contribuiscono al rispetto e alla tutela dell’ambiente, favorendo la crescita del turismo sostenibile, in un’epoca in cui queste tematiche sono sempre più importanti e sempre più tenute in considerazione dalla società odierna.Tra gli itinerari più belli del BelPaese, troviamo certamente la Via del Mare, in Veneto, da percorrere sulle due ruote partendo da Rovigo e arrivando a Portogruaro.
Il cicloturismo della Via del Mare
La Via del Mare è uno degli itinerari da percorrere in bicicletta più belli d’Italia, potendo trascorrere ore a pedalare immersi nella natura incontaminata del Parco del delta del Po e nella laguna veneta ma anche visitare paesi e cittadine dalla grande storia e fascino.
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Un percorso che ha una lunghezza variabile che va dai 239 a 250 km a seconda delle destinazioni prescelte e può essere intrapreso da tutti i ciclisti e cicloamatori, non presentando grandi difficoltà, godendosi panorami mozzafiato in cui i veri protagonisti sono i fiumi, malgrado il nome che richiama al marittimo. Se infatti, da una parte, la Via del Mare si affaccia sostanzialmente lungo tutta la costa adriatica veneta, dall’altra, durante il viaggio si incontrano diversi corsi d’acqua, non solo il Re dei Fiumi, ovviamente il Po, ma anche altri importanti fiumi come l’Adige, il Piave, il Brenta, il Livenza e il Tagliamento, oltre alla spettacolare laguna veneta e caratteristici laghi che costellano il Parco, passando anche per la foce del fiume più lungo d’Italia, sulle spiagge e su alcune isole lagunari.
Come immaginabile, i viaggiatori potranno letteralmente “perdersi” in un ambiente meraviglioso e in paesaggi verdeggianti, dove la flora e la fauna offrono uno spettacolo incredibile e quasi fuori dal tempo, ma anche arricchire il proprio bagaglio culturale, esplorando centri cittadini più o meno noti, per una cinque giorni (ma anche tre) che sarà difficile da dimenticare.A questo, come sempre in Italia, si aggiunge l’opportunità di assaporare il patrimonio enogastronomico locale, gustando le innumerevoli ricette e pietanze del posto, vere e proprie eccellenze culinarie che riassumono la grande tradizione della cucina veneta, con particolare riferimento ai piatti di pesce di fiume e lagunari, come la famosissime sarde in saor, un’icona del territorio.
L’itinerario della Via del Mare
L’inizio di questa avventura parte da Rovigo, la città delle Rose, che può essere raggiunta facilmente in treno, e nella quale visitare il contesto urbano del capoluogo del Polesine, con il suo centro storico con gli edifici medievali per poi dirigersi verso Andria, entrando nel Parco della Foce del Po, oltrepassando un paesaggio rurale molto suggestivo. Arrivati nel parco, possiamo rimanere incantati dalla fauna caratteristica della zona, con i fenicotteri e il volo degli aironi e dei falchi che sorvolano un ambiente palustre e rigoglioso.
L’editoriale
Dopo una veloce visita alla città di Andria, nota per le sue necropoli, si costeggia il Canalbianco per poi imboccare la via della Valli, per poi raggiungere il maestoso Adige, costeggiandolo fino alla foce per arrivare sulla spiagge di Rosolina Mare, per poi attraversarlo e puntare oltre il Brenta, fino a Chioggia, nota località turistica, non solo per vacanze balneari ma anche per la sua vivacità cittadina e il suo patrimonio artistico.
E’ ora il tempo di scendere dalla bicicletta e salire su una imbarcazione per raggiungere due isole della laguna veneta, Pellestrina e Lido, visitare le spiagge e i borghi antichi per poi risalpare verso Punta Sabbioni, dove non po’ mancare una bella passeggiata a Lio Piccolo, nel pieno della Laguna Nord, un luogo che ci lascerà a bocca aperta per i suoi paesaggi e suoi silenzi.
Quarta tappa della Via del Mare parte da Cavallino Treporti, costeggiando la laguna veneta e incontrando il fiume Sile, con le sue innumerevoli anse, per poi raggiungere due rinomate località turistiche estivE, come Jesolo e, dopo aver attraversato il Piave, Eraclea, quest’ultima caratterizzata da un bellissima pineta e dall’oasi naturalistica Laguna del Mort, nonché dalle affollatissime spiagge.
La giornata si chiude a Caorle, cittadina storica che merita una visita approfondita, soprattutto del centro e del Duomo e del Santuario della Madonna dell’Angelo. Da qui inizia l’ultima tappa della Via del Mare per raggiungere Portogruaro, attraversando paesi e borghi che anch’essi meritano una fermata, come Falconera, Ca’ Corniani e Concordia Sagittaria, ricca di reperti archeologici e una stupenda cattedrale.
Il cicloturismo veneto si conclude, come detto, a Portogruaro, una “piccola Venezia”, con il suo bellissimo centro storico, i canali e i mulini che disseminano un contesto medievale dal sapore antico e tradizionale. Si può infine proseguire ancora verso il Faro di Bibione, per tuffarsi nell’incredibile tramonto della laguna veneta e terminare un’esperienza indimenticabile.