Il Piemonte e i suoi vitigni
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La produzione vitivinicola italiana è una delle innumerevoli eccellenze che rendono il nostro Paese famoso in tutto il Mondo, con le esportazioni che contribuiscono alla nostra economia nazionale, diffondendo il Made in Italy in ogni angolo del Pianeta.
Ogni territorio può infatti vantare una grande e antica tradizione secolare nella coltivazione dell’uva e nella produzione di vini pregiatissimi che possono essere utilizzati per accompagnare le tantissime prelibatezze culinarie nostrane ed esaltare il gusto delle nostre infinite ricette uniche nel loro genere.Tra le Regioni che maggiormente rappresentano la maestria vinicola italiana troviamo certamente il Piemonte, un luogo da sempre rinomato per la sua straordinaria tradizione ed eccellenza, famoso anche per la produzione casearia di altissima qualità. Con i suoi paesaggi mozzafiato e i terreni fertili, è un territorio ideale per la coltivazione delle viti, soprattutto per i suoi vitigni autoctoni, che producono alcuni dei vini più celebrati al mondo, specialmente nella zona delle Langhe.
L’eccellenza delle Langhe
Le Langhe piemontesi sono una regione incantevole che si estende tra le province di Cuneo e Asti, nel cuore del Piemonte. Questo zona collinare, come detto, è rinomata per la sua bellezza paesaggistica e per essere una delle principali zone vinicole d’Italia. .
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Qui, tra dolci pendii e i vigneti che si estendono a perdita d’occhio, vengono coltivati e prodotti alcuni dei vini più celebrati, come il Barolo, il Barbaresco e il Dolcetto. La combinazione unica di terreno, clima e tradizione in aggiunta alla passione e dedizione dei viticoltori locali si manifesta attraverso la produzione di uve di qualità superiore, che saranno poi trasformate in vini di straordinaria complessità e finezza. Percorrendo tutto il territorio, si possono visitare cantine storiche, partecipare a degustazioni guidate e scoprire metodologie che si tramandano da generazione in generazione, configurandosi come un vero e proprio paradiso per gli amanti del vino, che possono godere di paesaggi straordinari e di un’esclusiva esperienza enogastronomica immersi nella storia e nella bellezza di questa terra unica, che si caratterizza infatti anche per una forte componente agrituristica
I vitigni e i vini più pregiati del Piemonte
I viticoltori piemontesi mettono tutto il loro amore ed esperienza nella coltivazione di viti che producono un’uva in grado di realizzare vini, in particolare rossi, che sono sempre in cima alla classifica dei più pregiati e apprezzati in Italia e nel Mondo.
Tra i vitigni più rinomati troviamo:
Nebbiolo
Il vitigno più famoso è senza dubbio il Nebbiolo. Questo vitigno è la base per due dei vini più pregiati e conosciuti al mondo: il Barolo e il Barbaresco. L’uva si caratterizza da una buccia spessa e da un’elevata acidità, che conferiscono ai vini una struttura complessa e tannini potenti, con un profilo aromatico unico, che spazia da note floreali a frutti di bosco, spezie e tabacco.
Barbera
Un altro vitigno di spicco del Piemonte è la Barbera, ampiamente coltivato nella regione e produce vini rossi vivaci e succosi. La sua uva è apprezzata per la sua acidità e i suoi aromi di frutta fresca, come ciliegie e lamponi. I vini prodotti partendo dall’uva Barbera sono generalmente meno tannici rispetto ai vini Nebbiolo, ma offrono comunque una notevole complessità e una piacevole beva.
Dolcetto
Il Dolcetto è un vitigno autoctono piemontese che produce vini secchi e fruttati. A differenza del Nebbiolo e della Barbera, è noto per la sua bassa acidità e i tannini morbidi. I vini sono quindi generalmente leggeri e freschi, con aromi di frutta nera matura e una piacevole nota amarognola. Questo vitigno è spesso apprezzato per la sua facilità di abbinamento con una varietà di piatti della cucina regionale, come salumi, agnello e tagliolini al tartufo.
Moscato
Passando ai vini dolci, non possiamo dimenticare il vitigno Moscato. La Regione è celebre per la produzione di Moscato d’Asti, un vino frizzante e aromatico, con note di fiori, miele e agrumi. Questo vino è amato per la sua dolcezza equilibrata dall’acidità fresca e dalla leggera effervescenza ed è spesso servito come accompagnamento da dessert o abbinato a dolci e formaggi freschi.
Arneis
Infine, non possiamo dimenticare l‘Arneis, un vitigno bianco che produce vini bianchi secchi e aromatici, che si distinguono per i loro profumi floreali e fruttati. Si tratta di prodotti freschi, leggeri e piacevolmente equilibrati, spesso associati all’aperitivo o per accompagnare piatti di pesce e frutti di mare.
Il Barolo: il Re dei Vini
L’editoriale
Quando parliamo di produzione vitivinicola e di Piemonte, ovviamente non possiamo non dedicare un capitolo a parte al Barolo, una vera gioia per gli amanti del vino che rappresenta uno dei tesori enologici più pregiati, non solo per la Ragione, ma per l’Italia nel suo complesso. Conosciuto come il “Re dei Vini” e il “Vino degli Dei”, si tratta di un vino rosso straordinario, prodotto esclusivamente nella regione delle Langhe, che si contraddistingue per la sua complessità e eleganza, prendendo il nome dall’omonimo comune situato tra le colline di La Morra, Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba.
Il Barolo è realizzato principalmente con l’uva Nebbiolo. Come detto, questo vitigno cresce su terreni calcarei e argillosi delle colline delle Langhe e richiede una grande attenzione e cura durante il processo di vinificazione.
Il vino viene sottoposto a una lunga macerazione e fermentazione, seguito da un periodo di invecchiamento in botti di legno per un minimo di tre anni, di cui almeno due anni in botti di rovere e un anno in bottiglia. Tuttavia, molti produttori scelgono di farlo invecchiare per periodi ancora più lunghi, anche oltre i 10-15 anni, per ottenere una maggiore complessità e raffinatezza.
Il risultato finale è un prodotto di straordinaria bellezza e struttura, con un colore rosso granato intenso e riflessi aranciati che si sviluppano con l’invecchiamento. Al naso, offre un bouquet aromatico complesso e avvolgente, con note di frutti rossi, come ciliegie e lamponi, accanto a sentori di rose, spezie, tabacco, cuoio e tracce minerali. In bocca, il Barolo mostra una grande struttura, con tannini potenti ma setosi, un’acidità vivace e un finale lungo e persistente che lascia una piacevolezza sensoriale unica.Questo capolavoro si abbina magnificamente con piatti robusti e saporiti, come carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati e nelle Langhe esistono innumerevoli cantine, alcune delle quali di proprietà di personaggi noti, che possono offrire ai visitatori un’opportunità unica per immergersi nella storia e nella tradizione del Re dei Vini, scoprendo i metodi di produzione artigianali e l’amore infinito per una delle eccellenze maggiormente rinomate nel Mondo.