La Piana degli Ulivi Millenari: un tesoro naturale della Puglia
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La Puglia è da sempre considerata una delle regioni italiani che meglio rappresentano il nostro Paese nel settore enogastronomico con alcune eccellenze che si configurano come il livello massimo ottenibile per quel che concerne l’altissima qualità e l’autenticità delle produzioni, frutto di tradizioni secolari e di una ricchezza del territorio che non ha eguali.
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Tra i prodotti che più degli altri contraddistinguono il Tacco dello Stivale troviamo certamente quelli olivinicoli che, così come per i vitivinicoli, offrono ai consumatori un qualcosa che non può essere paragonabile con niente, non solo in Italia, ma anche nel resto del Mondo. E se dici Puglia, non puoi non parlare del famigerato olio extravergine d’oliva di alta qualità che deve le sue fortune sia al clima mite della Regione, che alle sue terre fertili e all’antichissima tradizione che si tramanda da generazioni. Tra le zone più famose per la produzione di olio d’oliva c’è senza dubbio la Piana degli Ulivi Millenari, situata nel Salento, zona rinomata ovviamente per il mare cristallino e per le spiagge da favola, ma anche per un entroterra ricco di storia e di prodotti d’eccellenza come per l’appunto l’oro verde che permette ai turisti di potersi immergere in itinerari mozzafiato e nella cultura agricola locale.
La bellezza naturale e storica della Piana degli Ulivi Millenari
La Piana degli Ulivi Millenari si estende per circa 8.000 ettari ai piedi dell’altopiano delle Murge in un’area compresa tra i Comuni di Monopoli, Cisternino, Fasano, Ostuni e Carovigno, in un territorio che si caratterizza per la presenza di migliaia di ulivi plurisecolari, alcuni dei quali raggiungono anche i 3.000 anni di età. Dei veri e propri monumenti dalla forma contorta e dalle dimensioni imponenti che sono considerati non a torto un patrimonio naturale di inestimabile valore.
Questi giganti rappresentano un elemento di grande importanza non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche per quel che concerne il valore storico e culturale. Gli alberi ultracentenari della Piana sono infatti testimoni silenziosi di una storia millenaria, avendo attraversato diverse dominazioni e civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli in questa terra e sono considerati simboli identitari e di radicamento nel territorio da parte delle comunità locali, che ne tramandano le tradizioni e i saperi legati alla loro coltivazione.
La Piana, come suggerisce il nome, ha origini antichissime, risalenti addirittura all’epoca greca e romana. Grazie al clima mite e alle caratteristiche del suolo, l’ulivo ha trovato in questa zona le condizioni ideali per prosperare e radicarsi profondamente nel territorio. Alcune ricerche hanno dimostrato che molti di questi ulivi ultracentenari discendono direttamente da esemplari piantati oltre 2.000 anni fa.
Intraprendendo uno dei tanti tour organizzati, ma anche recandosi privatamente, i viaggiatori rimarranno incantati da un paesaggio unico e suggestivo, con i suoi ulivi dalla maestosa chioma e dai tronchi contorti che si stagliano contro il cielo limpido della Puglia, vivendo un’esperienza affascinante e sacrale tra questi autentici custodi silenti di una terra costellata anche da masserie, trulli, casedde e sentieri rurali, sulle quali passeggiare tra gli alberi, ammirarne le forme e respirare l’aria impregnata di profumi mediterranei, con una sosta in uno degli innumerevoli frantoi per assaggiare tutta l’eccellenza dell’olio extravergine d’oliva della zona.
Il tutto si riassume in un impatto significativo sull’economia locale, non solo per il settore produttivo dell’oro verde, ma anche ovviamente per il comparto turistico, grazie all’unicità di un ambiente naturale meraviglioso che attira sempre più visitatori e turisti, contribuendo allo sviluppo di un importante indotto economico legato all’ecoturismo e al turismo sostenibile.
Tutela e salvaguardia degli ulivi millenari
L’editoriale
Data l’importanza di questo patrimonio olivicolo, sono stati attivati diversi progetti volti alla tutela e alla salvaguardia. La Piana è stata infatti inclusa nell’Elenco dei Siti Olivicoli Monumentali d’Italia, un riconoscimento che ha contribuito a far conoscere questa realtà a livello nazionale e internazionale. Inoltre, sono stati avviati programmi di censimento, monitoraggio e recupero di questi alberi secolari, con l’obiettivo di preservarli per le generazioni future.
A questo si sono aggiunte numerose iniziative volte alla sua valorizzazione. Tra queste, si segnalano, come detto, l’istituzione di percorsi naturalistici e didattici, l’organizzazione di eventi culturali e la promozione di prodotti agroalimentari tipici legati all’olivicoltura, oltre a progetti di ricerca scientifica per studiare a fondo le caratteristiche di questi capolavori della natura.La più grande minaccia per la sopravvivenza degli ulivi monumentali pugliesi è certamente la purtroppo nota Xylella fastidiosa, un patogeno batterico che dal 2013, ovvero quando si è manifestato in Puglia, ha fatto una vera e propria strage di alberi da olive, non risparmiando neanche i giganti della Piana. Si stima infatti che da quell’anno ad oggi sono morti o abbattuti oltre 21 milioni di ulivi in tutta le Regione, di cui molti millenari, ed è ancora un elemento che tiene in apprensione l’intero comparto olivinicolo pugliese.
Le varietà di olivo presenti nella Piana
Nella Piana degli Ulivi Millenari si trovano varietà di olio autoctone che rappresentano il meglio delle produzioni italiane, grazie a olive di altissima qualità, tra cui possiamo citare la Coratina, Peranzana, Ogliarola, Leccino, Cellina, Olivastra, che si sono adattate perfettamente adattate all’ambiente pugliese, conferendo all’olio extravergine d’oliva prodotto in questa zona caratteristiche organolettiche uniche, con profumi e sapori intensi e inconfondibili.Grande merito, inoltre, va riconosciuto ai coltivatori locali che portano avanti metodi e tecniche tramandate da generazioni, prendendosi cura di questi alberi secolari con grande dedizione, attraverso pratiche come la potatura, la concimazione organica e il controllo delle infestazioni in modo sostenibile, così da preservarne l’integrità e la longevità.