La sagra del carciofo di Paestum
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L’Italia è uno dei pochi Paesi al Mondo in grado di offrire un’esperienza a tutto tondo per chi ci vive e chi la visita come turista. Dal nord al sud della Penisola, infatti, ogni territorio regale emozioni e occasioni memorabili che spaziano dalla storia alla cultura, passando per le eccellenze enogastronomiche e le location per le vacanze estive e invernali che non hanno eguali.
Tra le zone maggiormente apprezzate in questo senso troviamo certamente il Cilento, un’area in provincia di Salerno, situata nella parte meridionale della Campania. Qui è possibile visitare luoghi magici che mescolano alla perfezione il patrimonio storico, le spiagge e il mare meravigliosi e ovviamente una tradizione culinaria imperdibile. Tra le mete da visitare almeno una volta nella vita non possiamo non menzionare Paestum, antica cittadina della Magna Grecia, nota per i suoi siti archeologici e acque cristalline, ma anche per un prodotto ortofrutticolo rinomano in tutto il Mondo.
Stiamo parlando del carciofo, famoso in quella zona con il nome di “tondo di Paestum”, un gioiello IGP che, proprio in queste zone, è divenuto un simbolo dell’alta qualità agricola locale, celebrato ogni anno con una festa, la sagra del carciofo di Paestum.
L’edizione 2025 della Sagra del carciofo di Paestum
La sagra del carciofo di Paestum è un evento annuale che viene organizzato ormai da quindici anni e che, come suggerisce il nome, celebra uno dei prodotti tipici più pregiati della Campania: il carciofo, meglio noto come il “tondo di Paestum”.
Come detto, si tiene nella storica località di Paestum, famosa non solo per i suoi templi greci ben conservati, ma anche per la sua tradizione culinaria, precisamente a Capaccio a Borgo Gromola, e per l’edizione 2025, la sedicesima della storia, le date previste sono dal 23 al 30 aprile. Questa manifestazione non solo promuove il carciofo, ma valorizza anche il patrimonio culturale e gastronomico della Regione e del territorio del Cilento e rappresenta una delle sagre italiane maggiormente apprezzate a livello nazionale.
Nei primi anni, la sagra era nata con l’intento esclusivo di celebrare e far conoscere il carciofo locale, una varietà particolarmente amata per il suo sapore delicato e la sua versatilità in cucina. Nel corso del tempo, l’evento è cresciuto, attirando visitatori da tutta Italia e oltre, trasformandosi in un appuntamento in cui la gastronomia fa da sfondo a innumerevoli momenti dedicati alla cultura, alla musica e alle tradizioni locali.
Inoltre, rappresenta anche un’importante occasione di socializzazione per la comunità locale. Attraverso la sagra, gli abitanti di Paestum si uniscono per celebrare la loro identità culturale e le tradizioni agricole, contribuendo in modo fattivo a sostenere l’economia del territorio, promuovendo i produttori di carciofo e i prodotti derivanti da questo gioiello della natura, ma anche le altre eccellenze locali e le attività commerciali della zona.
Cosa si fa durante la sagra
Durante la sagra, i visitatori possono partecipare a una serie di attività che vanno oltre la semplice degustazione. Sono organizzati laboratori e corsi di cucina, in cui chef locali mostrano come preparare piatti a base di tondo di Paestum, e tour guidati per scoprire le bellezze archeologiche dell’antica città greca. Inoltre, non mancano spettacoli musicali e danze folk che arricchiscono l’atmosfera festiva contornata da innumerevoli stand in cui i produttori locali vendono i loro prodotti, come conserve, sott’olio, patè e amari.
Uno dei punti focali della sagra è ovviamente la gastronomia, con i ristoratori locali che partecipano all’evento offrendo piatti tipici a base di carciofi, preparati secondo ricette tradizionali. Tra le proposte più apprezzate ci sono i carciofi in pastella, alla brace, ripieni, le pizze con carciofi freschi e i dolci a base di carciofi. Non mancano neanche i vini locali, che accompagnano perfettamente le specialità culinarie.
Il carciofo di Paestum
Il carciofo di Paestum è una varietà IGP (Indicazione Geografica Protetta) che ha ottenuto la denominazione nel 2005 che si distingue per le sue caratteristiche uniche che lo rendono uno degli ingredienti principali della dieta mediterranea.
È noto per le sue infiorescenze grandi e carnose, dal colore verde intenso e dall’inconfondibile sapore dolce e l’assenza di spine. Questa varietà è particolarmente adatta per essere consumata fresca, ma può anche essere utilizzata in molte ricette tradizionali, come le frittate, le insalate e le conserve.
La zona che rappresenta il cuore di questo ortaggio e la Piana del Sele, in provincia di Salerno, in pieno Cilento, che grazie alle sue condizioni climatiche caratterizzate da un clima fresco e piovoso che consente al carciofo di maturare precocemente e di essere venduto prima degli altri della tipologia “romanesca”.
Le prima testimonianze di questa meraviglia fanno risalire la sua coltura ai tempi dei Borboni, agli inizi del 1800, anche se la sua diffusione nel territorio è avvenuta negli anni 20-30 del Novecento a seguito della bonifica dovuta alla riforma fondiaria che ha permesso l’espansione dei terreni coltivabili.Oggi la coltura del tondo di Paestum interessa una zona di migliaia di ettari, e la produzione copre gran parte di tutta la quota regionale.