La sostenibilità nel settore dell’ospitalità
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Nell’era contemporanea, l’industria dell’ospitalità si trova ad affrontare sfide senza precedenti, tra cui il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse e la crescente consapevolezza sociale. In questo contesto, la sostenibilità emerge come un imperativo fondamentale per gli hotel di tutto il mondo. Oltre ad essere una necessità ambientale, rappresenta un’opportunità per l’industria per adottare pratiche responsabili e costruire un futuro più resilienti ed equo e mettere in pratica strategie di responsabilità sociale d’impresa importanti.Negli ultimi anni, la domanda dei consumatori per esperienze di viaggio sostenibili è cresciuta in modo significativo, con sempre più viaggiatori che cercano opzioni di alloggio che rispettino l’ambiente e contribuiscano al benessere delle comunità locali. Gli hotel, pertanto, si trovano di fronte alla sfida di adeguarsi a queste nuove aspettative, bilanciando contemporaneamente le pressioni economiche e operative che caratterizzano l’industria dell’ospitalità.
Il futuro del settore alberghiero
Tra i massimi esperti sul tema vi è il Professor Willy Legrand, docente presso l’Università Internazionale IU di Scienze Applicate in Germania, specializzato nello sviluppo e nella gestione sostenibile con un particolare focus sui settori del turismo e dell’ospitalità.
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Negli ultimi vent’anni il settore alberghiero ha implementato una miriade di misure volte a mitigare l’impatto ambientale. Nell’insieme, tali azioni sono senza dubbio positive per gli effetti generati e per il ritorno sugli investimenti degli albergatori stessi, ma è innegabile che la somma di queste misure non è di certo sufficiente per raggiungere qualsiasi obiettivo climatico fissato dagli enti sovranazionali e dagli istituti di ricerca.
Ad esempio, soffermandosi sul tema della decarbonizzazione, si è ancora molto lontani. Mediamente aprono circa tra gli 8 ed i 10 hotel al giorno in tutto il mondo, ma pochi di essi sono carbon neutral, ossia hanno pensato a investire importanti somme di denaro per rendere ecologiche le principali componenti di riscaldamento, raffreddamento, ventilazione e isolamento. Per tutte le vecchie strutture, questi sono spesso investimenti che vengono tralasciati, considerando gli alti costi a volte difficili da sostenere. Fortunatamente anche le piccole azioni possono fare la differenza e regalare grandi risultati. Pensiamo ad esempio al risparmio di energia attraverso l’uso di fonti di energia rinnovabile, l’uso di prodotti ecologici o una riduzione della plastica. A volte anche un piccolo gesto può fare tanto.
5 esempi di sostenibilità nel settore dell’ospitalità
La lista che segue presenta una serie di hotel che hanno saputo dimostrare come con l’innovazione e l’impegno delle aziende nel settore alberghiero verso la sostenibilità, indicando una direzione positiva per il futuro dell’ospitalità. Piccole o grandi che siano, le azioni messe in atto da queste strutture alberghiere rappresentano archetipi virtuosi e applicabili ad ogni differente realtà.
- Explorer Hotel Group
Questo gruppo in Germania e Austria sta dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità, adottando l’approccio dell’edilizia passiva per i propri hotel, una metodologia caratterizzata da un basso consumo energetico e dalla neutralità del carbonio. Gli ottimi risultati sono stati ricompensati dall’aver ricevuto la prima certificazione europea di Passive House.
Le case passive sono edifici progettati con un’elevata efficienza energetica grazie a un isolamento termico avanzato, in grado di ridurre al minimo la necessità di riscaldamento tradizionale. Gli Explorer Hotel, nello specifico, utilizzano involucri edilizi ad alto isolamento termico e finestre con tripli vetri per garantire un’eccellente efficienza termica. Il riscaldamento avviene principalmente tramite fonti passive come la radiazione solare e il calore corporeo delle persone, integrato da sistemi ecologici a pellet o biogas. Inoltre, il fabbisogno energetico è supportato da impianti solari e fotovoltaici installati sui tetti degli edifici.
Una strategia ampia che verrà implementata in 40 hotel già pianificati e che vedranno la luce entro il 2027.
- Boutiquehotel Stadthalle
Questo piccolo hotel è situato a Vienna, in Austria, nonostante la dimensione svolge un importante impegno sociale. Il Boutiquehotel Stadthalle ha raggiunto la neutralità del carbonio implementando alloggi passivi e mostrando esempi eccellenti di upcycling nel design degli interni. Ad oggi, è il primo hotel urbano ad aver raggiunto un bilancio energetico pari a zero, attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e fonti di energia solare, e all’eliminazione degli elettrodomestici ad alto consumo energetico. Tale strategia ha portato l’accogliente struttura a produrre tanta energia quanta ne consuma ogni anno.
La sostenibilità dell’hotel non si limita agli spazi interni, ma si estende incoraggiando e premiando i turisti per le loro scelte eco-sostenibili, contribuendo così a promuovere un senso di responsabilità civica più ampia. Ad esempio, ai clienti che arrivano in hotel in bicicletta, che possono anche essere noleggiate presso la struttura per esplorare la città in modo ecologico, o in treno, viene offerto uno sconto “Green Bonus” del 10% sul prezzo della camera.
Infine, la questione alimentare. I due capisaldi sono colazione biologica e riduzione degli sprechi. Il tutto inizia con un approvvigionamento di prodotti a km 0 o autoprodotti e calcolato in base al numero di ospiti attesi. Tutto ciò che avanza non viene assolutamente buttato, ma consumato dal personale stesso in loco o portato a casa per le proprie famiglie. Questo è l’esempio di come anche un piccolo hotel può fare la differenza.
- Scandic Hotels
Uno dei meriti della catena scandinava è di aver elaborato uno standard in 159 punti che rende gli hotel accessibili anche alle persone con disabilità fisiche o speciali. Per farlo, i membri del team della catena hanno lavorato a stretto contatto con le organizzazioni rappresentanti delle persone con esigenze di accessibilità, nonché gli ospiti con problemi di mobilità. Il tutto, ovviamente, studiando nel dettaglio i percorsi che gli ospiti seguono dal parcheggio verso e attraverso gli hotel del gruppo.
Nonostante le varie strutture sul territorio non siano direttamente possedute dal gruppo, lo stesso si impegna affinché tutte le proprietà rispettino gli standard imposti dal marchio. Dei 159 punti dello standard di accessibilità di Scandic, 105 sono obbligatori in tutti gli hotel mentre tutti i 159 punti devono essere applicati durante la ristrutturazione o la costruzione di nuovi hotel.
Anche per questa catena alberghiera l’attenzione all’ecosistema è altissima. La selezione alimentare è basata sulla selezione di cibo prodotto localmente e su specie ittiche che non siano presenti nella lista rossa, nonché su pesci e frutti di mare certificati come sostenibili. In aggiunta, non vengono offerti cibi geneticamente modificati o acqua in bottiglia. L’obiettivo della catena è di servire il 60% di cibo a base vegetale entro il 2025.
- Inkaterra
Inkaterra è un marchio peruviano che si dedica con passione alla salvaguardia della natura, all’istruzione e al coinvolgimento delle comunità locali. Contribuisce attivamente alla sponsorizzazione di inventari di biodiversità nelle aree circostanti le sue proprietà, sostenendo la ricerca scientifica e promuovendo pratiche agricole a basse emissioni di gas serra nelle maestose Ande e nella lussureggiante foresta amazzonica.
Vicino all’Inkaterra Machu Picchu Pueblo Hotel, si estende un incantevole tappeto di orchidee native, la più grande esposizione naturale al mondo, che abbellisce il paesaggio montuoso. Presso questa struttura e il suo omologo, l’Inkaterra Hacienda Urubamba, la quinoa e il mais vengono coltivati manualmente nelle fattorie biologiche, utilizzando carri trainati da buoi. I prodotti biologici a zero emissioni di carbonio provenienti da queste fattorie vengono sapientemente trasformati nelle cucine delle proprietà di Inkaterra, esplorando così i gusti e la cultura gastronomica delle Ande.
Attraverso la produzione sostenibile del cacao, legami solidi con le comunità locali e escursioni eco-sostenibili, le proprietà di Inkaterra nella parte meridionale dell’Amazzonia peruviana contribuiscono attivamente alla conservazione della biodiversità. Tra le novità in arrivo, un progetto nel nord del Perù che riguarderà la preservazione di un altro angolo di paradiso e promuoverà la pesca responsabile per rendere la regione la principale riserva marina del paese.
- Soneva
Resort di lusso tra le Maldive e la Thailandia. Il marchio, oltre ad investire in progetti di mitigazione delle emissioni di carbonio, adottando anche iniziative per ridurre l’uso di plastica nei suoi resort, è a capo dell’omonima Fondazione Soneva, attraverso la quale investe in una varietà di progetti ambientali, sociali ed economici.
L’editoriale
Soneva ha finanziato Care for Children, un’associazione fondata in Cina per fornire affidamento ai bambini orfani, per aprire un centro nazionale di formazione e risorse per l’affidamento a Chiang Mai nella Thailandia settentrionale.
Altra iniziativa riguarda quella del 2022, quando la Fondazione insieme a Coralive ha lanciato uno dei più grandi programmi di restauro dei coralli al mondo a Soneva Fushi. Lo scopo è di rigenerare la barriera corallina di 20 ettari riportandola allo stato in cui esisteva 25 anni fa. Sempre a livello ambientale, la Fondazione sta lavorando con la Hornbill Research Foundation per reintrodurre i buceri a Koh Kood in Thailandia, una specie importante per la diffusione dei semi degli alberi, oppure il ripristino delle foreste in Mozambico per piantare 3,7 milioni di alberi a Matica Sede.
Un business che va oltre la sostenibilità per chi approda su queste paradisiache isole, ma che ha cuore l’intero pianeta.