Le migliori ceramiche pugliesi
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La Puglia, il famoso tacco dello Stivale, è rinomata in tutto il mondo per la bellezza e la ricchezza del suo territorio, dove la terra e il mare si incontrano per un matrimonio perfetto da assaporare per chiunque decida di visitare questa zona meravigliosa. Oltre ai panorami mozzafiato, i mari cristallini e una cucina che non ha eguali, la Regione può vantare anche produzioni di altissima qualità per quanto riguarda alcuni settori in particolare.Tra questi troviamo certamente quello dell’artigianato artistico, con il territorio pugliese che è particolarmente apprezzato per la sua straordinaria produzione di ceramica, un’eredità culturale che affonda le sue radici in millenni di storia e tradizione. Queste ceramiche, create con maestria artigianale, rappresentano un vero e proprio tesoro dell’identità artistica e identitaria della Puglia.
Le origini della ceramica in Puglia risalgono addirittura all’epoca preistorica, come testimoniato dai reperti archeologici, quando le prime comunità stanziali iniziarono a sviluppare tecniche di lavorazione dell’argilla per la realizzazione di utensili e contenitori. Successivamente, durante l’era greca e romana, la ceramica pugliese conobbe un notevole sviluppo, con la creazione di oggetti di uso comune, ma anche di manufatti decorativi di grande pregio.Negli anni a seguire, arrivando al Medioevo e fino ai giorni nostri, la diffusione e la notorietà delle produzioni pugliesi sono cresciute notevolmente e oggi la Regione è un punto di riferimento nazionale e internazionale del settore, simbolo di qualità, maestria e tradizione, con alcune cittadine che sono diventate veri e propri poli di attrazione per gli appassionati, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare le botteghe artigiane, osservare dal vivo il processo di lavorazione e acquistare pezzi unici.
Le tecniche di lavorazione e i motivi decorativi
La ceramica pugliese si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche antiche e raffinate, tramandate di generazione in generazione. Tra queste spicca ovviamente la lavorazione a mano, con l’impiego del tornio per la modellazione dei pezzi, seguita dalla decorazione a mano, realizzata attraverso l’applicazione di motivi geometrici, floreali e figurativi. Un ruolo fondamentale è rivestito anche dalla cottura in forni a legna, che conferisce ai prodotti una particolare lucentezza e resistenza.
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A livello di decorazione, si caratterizza per una vivace e variegata tavolozza di colori, che spazia dai toni caldi dell’ocra e del rosso, ai colori freddi del blu e del verde. Questi colori, sapientemente mixati, danno vita a creazioni e autentici capolavori che riflettono la ricchezza della cultura e della tradizione locale, con motivi ispirati alla natura, alla religiosità e alla vita quotidiana.Oltre al loro innegabile valore funzionale, gli oggetti in ceramica realizzati in questo territorio sono considerati, come detto, vere e proprie opere d’arte, frutto del genio creativo e della maestria artigianale di generazioni di ceramisti, un patrimonio culturale di inestimabile valore, ma anche espressione tangibile dell’identità e dell’orgoglio della regione Puglia, contribuendo a diffonderne l’immagine in tutto il mondo.
I Pumi, il simbolo della Puglia
Tra gli oggetti in ceramica che possono essere considerati il simbolo della Puglia e che, non a caso, vengono spesso regalati come souvenir, troviamo certamente i cosiddetti Pumi, comunemente noti anche con il nome di pigne. Questi manufatti, realizzati in argilla e caratterizzati da una forma sferica o a campana, erano un tempo utilizzati dai nobili o dalle ricche famiglie del passato per adornare corrimano delle scale, balconi o ringhiere, decorandoli in alcuni casi anche con simboli che richiamassero il prestigio della casata di appartenenza. La loro forma, pur essendo, come detto, spesso ricondotta alla pigna, in realtà rappresenta il bocciolo di un fiore che si sta per schiudere, divenendo quindi un simbolo di buon auspicio, e anche il nome, secondo alcuni, sembra richiamare la Dea romana dei frutti Pomona, e quindi sinonimo di nascita e fertilità.
Ciò che rende i Pumi assolutamente straordinari è la loro straordinaria decorazione, frutto dell’abilità e della creatività degli artigiani. La superficie può essere liscia e smaltata o ricoperta da una miriade di elementi decorativi, ottenuti modellando l’argilla a mano. Troviamo così figure umane e animali, motivi geometrici e vegetali, disposti secondo una composizione armonica e spesso sorprendente. I colori dominanti sono il rosso, il blu, il verde e il giallo, ognuno con un suo significato intrinseco, applicati con una tecnica di smaltatura che conferisce una lucentezza unica. Tra le varianti di pumi più diffuse troviamo per l’appunto quella che conferisce all’oggetto la forma della pigna naturale, che si caratterizza per la sua notevole tridimensionalità con le singole scaglie che donano un aspetto realistico e scolpito. Oltre alla loro indiscutibile bellezza estetica, le pigne in ceramica, come i pumi, sono anche portatrici di un profondo significato simbolico, configurandosi un potente talismano di buon auspicio e prosperità.
I principali centri ceramisti pugliesi
Come detto in precedenza, esistono alcune cittadine che sono divenute centri di eccellenza della ceramica pugliese, con le loro creazioni che sono a tutti gli effetti gli ambasciatori della tradizione e della capacità degli artigiani locali.Tra queste abbiamo deciso di citarne tre:
Grottaglie
La città di Grottaglie è il cuore pulsante della produzione ceramica in Puglia, vantando una tradizione artistica che affonda le radici nel XVI secolo. Le ceramiche grottagliesi si distinguono per la loro straordinaria lucentezza e la vivacità dei colori utilizzati, risultato di una maestria artigianale tramandata di generazione in generazione, che ha perfezionato l’utilizzo degli smalti e delle tecniche di decorazione. Tra i prodotti più emblematici troviamo le celebri “teste di moro“, figure antropomorfe dal fascino irresistibile, spesso abbinate a motivi floreali e geometrici altrettanto caratteristici. L’abilità degli artigiani grottagliesi si esprime anche nella realizzazione di maioliche dai disegni ricercati e molto elaborati, che riflettono l’estro creativo e la profonda connessione con la tradizione popolare locale.
Laterza
Le maioliche di Laterza rappresentano una delle più significative espressioni della tradizione ceramica pugliese. Questa cittadina, situata nel cuore delle Murge, vanta una lunga e illustre storia nella lavorazione dell’argilla, con origini che risalgono addirittura al Medioevo. Le ceramiche si contraddistinguono per l’utilizzo di tecniche di decorazione a rilievo, che conferiscono ai manufatti una straordinaria tridimensionalità e plasticità. I motivi decorativi, spesso ispirati alla natura e alla vita rurale, vengono realizzati con grande abilità e maestria dagli artigiani locali, dando vita a composizioni di grande impatto visivo. I colori dominanti delle maioliche sono il blu e il giallo, ma vengono utilizzati anche il rosso e il verde, sapientemente accostati per creare un elegante contrasto cromatico. Tra i prodotti più tipici troviamo i vasi, le brocche e i piatti, veri e propri pezzi unici che coniugano funzionalità e bellezza estetica.
L’editoriale
Cutrofiano
Le ceramiche di Cutrofiano si distinguono per il loro approccio essenziale e funzionale. Diversamente da altri centri noti per la ricchezza decorativa, i manufatti di questo Paese prediligono la semplicità delle forme e la robustezza del prodotto finale. Qui, l’attenzione degli artigiani si concentra principalmente sulla realizzazione di elementi funzionali, come vasi, brocche e contenitori per la conservazione degli alimenti. L’utilizzo di tonalità calde e avvolgenti riflette una visione estetica radicata nella tradizione rurale, dove la ceramica doveva rispondere innanzitutto a esigenze pratiche, senza trascurare tuttavia l’armonia delle forme e la cura dei dettagli.