L’Emilia Romagna, dalla pasta all’uovo ai salumi
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L’Emilia Romagna è una delle Regioni italiane più famose per la ricca tradizione agroalimentare e gastronomica. È una terra di sapori autentici e prelibatezze culinarie che hanno conquistato il palato dei consumatori di ogni angolo del Pianeta, divenendo uno dei tanti simboli dell’eccellenza del Made in Italy nel Mondo.
Percorrendo tutto il territorio emiliano romagnolo, possiamo infatti trovare innumerevoli produttori e aziende locali, di piccole e grandi dimensioni, in grado di offrire dei veri e propri capolavori culinari che hanno contribuito a rendere la cucina italiana la più apprezzata a livello globale, con pietanze uniche e iconiche che rappresentano al meglio la tradizione secolare che si tramanda da generazione in generazione, con ricette che passano dalle mani sapienti delle nonne fino alle nipoti, mantenendo intatta l’autenticità, il gusto e la qualità di sempre.Tra i prodotti gastronomici che più degli altri raccontano la ricchezza di questa Regione troviamo certamente la pasta all’uovo e i salumi, potendo scegliere tra una vasta gamma di pietanze, ognuna unica nel proprio genere.
La pasta all’uovo dell’Emilia Romagna
Come appena accennato, la pasta all’uovo è una delle eccellenze culinarie dell’Emilia Romagna. È un prodotto fondamentale della cucina tradizionale regionale e viene prodotta artigianalmente con ingredienti di alta qualità. La sfoglia è morbida, sottile e ricca di sapore grazie all’aggiunta di uova fresche. Questo primo piatto ha radici antiche e la tradizione di preparare la pasta con uova risale al Rinascimento, quando i ricchi signori e le famiglie nobiliari iniziarono a sperimentare con gli ingredienti per creare pietanze raffinate. L’uso delle uova ha portato a una consistenza più ricca e un sapore più intenso, che ha conquistato i palati di coloro che potevano permettersi questo lusso culinario.
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Nel corso dei secoli, la preparazione si è evoluta e affinata con le ricette tradizionali che sono state tramandate di generazione in generazione, e possiamo assaporare la stessa bontà che ha deliziato i nostri antenati. Oggi, città come Bologna, Parma e Modena sono diventate veri e propri centri di eccellenza culinaria per questo tipo di pietanza.
Gli ingredienti sono semplici ma di alta qualità. La base di ogni ricetta sono ovviamente le uova fresche, preferibilmente di galline allevate all’aperto, che conferiscono alla pasta un sapore unico e un colore dorato. La farina di grano tenero tipo “00” è l’ingrediente principale, mentre una piccola quantità di sale viene spesso aggiunta per migliorare il sapore. La preparazione richiede pazienza e maestria con la farina che viene disposta a fontana su una superficie di lavoro e le uova vengono aggiunte al centro. Con una forchetta, quest’ultime sono lentamente incorporate nella farina fino a formare un impasto omogeneo. A questo punto, viene lavorato energicamente con le mani fino a quando diventa liscio e elastico, per poi lasciarlo riposare per almeno mezz’ora in modo che gli ingredienti si amalgamino perfettamente.Una volta riposato, iene steso con un mattarello fino a raggiungere uno spessore uniforme. A questo punto, si può procedere con la creazione di vari formati di pasta, come tagliatelle, lasagne, tortellini o tortelloni. La maestria dei pastai emiliani si manifesta nella loro abilità nel modellare e tagliare la pasta a mano, creando forme perfette e regolari.
Le preparazioni più famose sono certamente le seguenti:
Tagliatelle: possono essere considerate il formato di pasta più famoso della Regione. Come noto, sono lunghe strisce di pasta all’uovo, tipicamente servite con salse ricche come il ragù alla bolognese o il ragù bianco.
Lasagne: altra tipologia molto popolare, le lasagne sono sfoglie di pasta alternate a strati di ragù, besciamella e formaggio, cotte al forno fino a ottenere una crosticina dorata.
Tortellini: ripieni di carne, prosciutto crudo, mortadella e Parmigiano Reggiano. Solitamente serviti in brodo di carne.
Ravioli: Quadrati o cerchi di pasta ripieni di vari ingredienti, come ricotta, spinaci, carne o formaggio. Possono essere conditi con burro fuso, salvia e Parmigiano Reggiano.
Cappelletti: Simili ai tortellini, ma di dimensioni leggermente più grandi e solitamente serviti anch’essi in brodo.
Garganelli: Piccoli cilindri di pasta all’uovo, arrotolati a mano su una bacchetta di legno per creare una forma a righe e conditi con salsa di carne o verdure.
I salumi dell’Emilia Romagna
Oltre alla pasta all’uovo, i salumi sono un’altra specialità culinaria rinomata dell’Emilia Romagna. La regione è famosa per la produzione di una vasta gamma di insaccati di alta qualità, che sono apprezzati per il loro sapore unico e la loro tradizione artigianale, potendo vantare una lunga storia e una tradizione che risale a secoli fa, una vera e propria arte tramandata di generazione in generazione, tanto che praticamente ogni famiglia pratica questa attività nella propria cantina.
I salumi della zona possono essere serviti come antipasto, affettati sottilmente e accompagnati da formaggi, pane croccante e un bicchiere di vino locale ma anche come ingredienti per arricchire primi piatti, come sughi per la pasta o farciture per panini e sandwich, divenendo spesso protagonisti di piatti tipici regionali, come i famosi “tortellini in brodo”.
Come per la pasta all’uovo, scegliere i salumi che meglio rappresentano l’eccellenza produttiva dell’Emilia Romagna è un arduo compito, ma esistono alcuni insaccati che sono delle vere e proprie icone non solo Regionali ma nazionali.
Prosciutto di Parma: la dolcezza di un’icona mondiale
Iniziamo la nostra esplorazione degli insaccati locali ovviamente con il Prosciutto di Parma, uno dei salumi più celebri al mondo. E’ un crudo stagionato, ottenuto dalle cosce di suini di razza italiana. La sua produzione è strettamente regolamentata e avviene solo nella provincia di Parma, utilizzando metodi tradizionali, certificati dall’omonimo Consorzio. Il prosciutto viene salato, lavato, asciugato e quindi stagionato per un periodo che varia da 12 a 36 mesi. Il risultato è un salume dal famosissimo sapore delicato e dolce, con una consistenza morbida e una caratteristica forma a goccia.
Culatello di Zibello: il re dei salumi
Un altro salume da menzionare è certamente il Culatello di Zibello, prodotto nel cuore della provincia di Parma. Considerato il Re dei Salumi viene ottenuto dalla coscia di suini esclusivamente italiani e locali, ma a differenza del Prosciutto di Parma, viene utilizzata solo la parte più pregiata: il culatello. Dopo la salatura, viene insaccato in un budello naturale e legato a mano con spago. Successivamente, viene stagionato per un periodo che va dai 12 ai 36 mesi. Il risultato è un prodotto dal sapore intenso, aromatico e leggermente dolce, con una consistenza vellutata.
Salame di Felino: una tradizione antica
Il Salame di Felino ha origini antiche che risalgono almeno al XII secolo e la sua produzione si concentra nella zona di Felino, sempre nella provincia parmense. E’ realizzato utilizzando una combinazione di carne di maiale magra e grasso, tritati finemente e insaporiti con sale, pepe e spezie. Dopo essere stato insaccato in budelli naturali, viene stagionato per un periodo che va dai 30 ai 90 giorni e si distingue per il suo sapore equilibrato, leggermente pepato e dal profumo invitante.
Cotechino Modena: il salume delle Festività
Il Cotechino Modena è il noto salume associato alle festività natalizie e al Capodanno. Si prepara utilizzando carne di maiale finemente macinata, insieme a spezie come chiodi di garofano, pepe e noce moscata. Il composto viene quindi insaccato in un budello e cotto lentamente. Al palato risaltano il sapore ricco e la consistenza morbida e succulento. Ovviamente non può mancare l’accompagno di lenticchie, simbolo di buon auspicio per il nuovo anno.
Mortadella di Bologna
L’editoriale
Mortadella di Bologna
La mortadella è un salume tipico della zona di Bologna, ma non solo. È un grande insaccato a base di carne di maiale, risalente al Rinascimento, caratterizzato dalla presenza di cubetti di grasso di maiale nel suo interno e pistacchio e rappresenta uno degli ingredienti principali per la farcitura dei tortellini bolognesi, ma anche per realizzare le polpette o una morbida mousse.