L’hotel italiano premiato come migliore al mondo: 8 menu diversi ogni giorno
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Il Lago di Como è uno dei luoghi più belli d’Italia, meta prediletta di star locali e nostrane per il paesaggio mozzafiato che circonda ville d’epoca e sontuose residenze avvolte da un fascino senza tempo. Situato nel nord del paese, le acque turchesi e cristalline riflettono le cime di montagne, colline e borghi pittoreschi. E proprio in questa cornice sorge il migliore hotel del mondo eletto dalla classifica annuale The World’s 50 Best Hotels. Si tratta dell’hotel 5 stelle Passalacqua a Moltrasio, un piccolo comune della provincia lombarda situato sulla sponda occidentale del lago. Nonostante la sua recente apertura, la struttura è riuscita ad accaparrarsi il primo posto dell’ambita classifica per il contesto elegante, l’eccellenza dei servizi e la professionalità di tutto lo staff. Scopriamo di più su questa oasi di pace.
La storia di villa Passalacqua
La villa sorge su un terreno appartenuto a Papa Innocenzo XI. Il pontefice, di origini nobili, alla sua morte lasciò la proprietà alla sua famiglia di origine, gli Odescalchi. Nel 1787 la villa fu acquistata dal conte Andrea Lucini Passalacqua che diede mandato all’architetto Felice Soave e al decoratore Giocondo Albertolli di rinnovare quella che sarebbe diventata la sua residenza estiva.
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Venuto a mancare il conte Andrea, la villa passò in mano ai suoi eredi che continuano ad esaltarne la bellezza, conferendogli lustro e fascino. Il quid lo diede Alessandro Lucini Passalacqua, costruendo la biblioteca e arricchendo la residenza di opere d’arte. Talmente bella che divenne uno dei luoghi preferiti del celebre compositore Vincenzo Bellini, il quale soggiornò a Villa Passalacqua tra il 1829 ed il 1833, considerandola un luogo di ispirazione i suoi capolavori musicali. Anche Napoleone fu un estimatore della villa, così come Wiston Churchill e Carlo Porta. L’ultimo dei Passalacqua morì nel 1914 e la villa fu rivenduta all’unica erede rimasta della dinastia, Alessandra Negrotto Cambiaso. Dopo di lei la villa conosce diversi proprietari fino ad arrivare al magnate americano Jim Cantwell, il quale nel 2018 metterà la villa all’asta su una cifra base di 20 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l’immobile sarà la famiglia comasca De Santis, imprenditori alberghieri già proprietari del Grand Hotel Tremezzo.
La struttura
L’editoriale
Una villa neoclassica con ventiquattro suite dislocate due tre diverse strutture: il Palazzo, la Casa sul Lago e la Villa. Stanze arredate nei minimi dettagli che vanno dai 37 ai 50 metri quadri nel Palazzo, fino ai 250 metri quadri della suite Bellini nella Villa, dedicata al celebre artista che proprio qui, nella sala della musica, amava trascorrere le sue giornate.
Il progetto è stato gestito dallo studio di architettura BAMO di San Francisco e dallo Studio Venelli Kramer per quanto riguarda la parte strutturale. Il corpo principale è composto dalla Villa, dove al suo interno sono presenti dei bellissimi affreschi barocchi. Il Palazzo nasce dove una volta era presente la scuderia e che del passato mantiene le travi a vista. La Casa sul Lago è una struttura più recente, costruita intorno agli anni ’50, e accoglie le stanze più grandi dotate di giardino privato e sala da pranzo con caminetto. Come anticipato, la dedizione alla cura del dettaglio in ogni singolo arredo è lapalissiana. Impossibile non notare il lampadario di sei metri in vetro di Murano nella Sala della Musica, realizzato su misura, gli accessori in pelle delle camere da letto, i bauli per le tv e poi più di 20 diversi magnifici marmi provenienti da Verona e Carrara. Insomma, difficile non rimanere a bocca aperta di fronte a questo patrimonio culturale e artistico.Altra meraviglia dove dedicarsi al “Dolce far niente” è lo splendido giardino all’italiana composto da terrazzamenti che circondano la villa e scendono verso il lago. Una piscina immersa nella vegetazione con vista sul lago di Como, un campo da tennis in terra, fontane storiche, alberi secolari, il rosero e l’orto. Sei ettari di puro relax per rilassarsi durante le belle giornate di sole.
Il ristorante
Per essere il migliore al mondo, non può mancare un ristorante di altissimo livello. A tenere le redini della cucina lo chef Alessandro Rinaldi, professionista con un’importante esperienza alle spalle maturata nei migliori ristoranti milanesi. Il suo motto è lasciare che gli ospiti, soprattutto quelli stranieri, possano assaporare la cucina italiana in tutta la sua intensità.
Così come è intenso il suo lavoro, impegnato fin dalla mattina a pensare a cosa inserire nei ben 8 menu offerti dal lussuoso hotel. In ordine, il menù della colazione, quello del pranzo e della cena, quello del bar ed uno che copre i languori dalle 11 della mattina alle ore 21 della sera. Poi il menù per gli snack della piscina, quello della pizzeria ed infine uno dedicato al room service. Le ricette vedono un po’ di tutto, dalla rivisitazione di grandi classici italiani come il Bottone di pasta fresca al ristretto di Amatriciana o il Babà, a specialità della cucina regionale e locale come il Riso in Cagnone.
Ma la giornata dello chef non si ferma qui. Due giorni alla settimana sono dedicati alla scelta del pesce, solitamente ligure, sardo o siculo. Stesso discorso per la selezione delle carni, compresa la selvaggina. L’approvvigionamento per prodotti locali del centro Italia e della terra di Alessandro, primi tra tutti i formaggi, e a seguire la preparazione del pane in più tipologie e della pasta fresca fatta in casa da condire successivamente con i prodotti a km 0 provenienti dagli orti dell’hotel.
Che dire, siamo sicuri che i super vip Jennifer Lopez, Ben Affleck e John Legend abbiano apprezzato proprio tutto del loro soggiorno a Villa Passalacqua.