LifeBag, i sacchetti per conservare più a lungo gli alimenti
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Nella società odierna la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità sono divenuti ormai da tempo argomenti prioritari, alla luce di una preoccupazione crescente sui cambiamenti climatici e sul futuro delle nuove generazioni e di una maggiore sensibilità verso la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.
In questo contesto, sono molti i fattori su cui ognuno di noi può intervenire, modificando le proprie abitudini quotidiane e adottando comportamenti virtuosi sotto diversi punti di vista. Tra gli elementi che devono essere presi in considerazione con molta attenzione troviamo senza dubbio lo spreco delle risorse e degli alimenti, quest’ultimo divenuto un vero e proprio problema globale che porta a un enorme sfruttamento ad esempio del suolo e delle risorse idriche, senza contare gli alti livelli di inquinamento collegati alle coltivazioni e agli allevamenti intensivi che devono rispondere a una domanda mondiale che è divenuta ormai fuori controllo.
Fortunatamente, il settore della Ricerca e dello Sviluppo è alla costante ricerca di soluzioni che possono davvero ridurre gli sprechi, proponendo innovazioni moderne e materiali sostenibili che riducono l’impatto ambientale e, in generale, migliorano la vita anche per quanto concerne il benessere e la salute pubblica.Tra le invenzioni che hanno attirato l’attenzione del settore agroalimentare e che è destinata a rivoluzionare il comparto, così come la gestione quotidiana delle famiglie troviamo certamente LifeBag, un sacchetto studiato appositamente per ridurre gli sprechi alimentari.
Come funziona LifeBag
LifeBag nasce con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e, allo stesso tempo, limitare le spese familiari per il sostentamento e l’impatto ambientale. Ideato da Rigenera e realizzato dall’azienda italiana Sfregola, specializzata in materie plastiche, si tratta di un sacchetto di plastica che in tutto e per tutto assomiglia a quelli tradizionali, ma che a differenza di quest’ultimi, garantisce una conservazione degli alimenti più duratura, il doppio del tempo, in particolare di frutta e verdura.
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Il sacchetto è compostabile, caratteristica che già da sola lo rende sostenibile a livello ambientale, ma, in fase di produzione vengono aggiunti agenti antibatterici e antimuffa di origine vegetale al polimero biodegradabile, riducendo ulteriormente la sua impronta sull’ambiente e, soprattutto creando un ambiente ideale per riporre ortaggi e frutta, rallentando il processo di maturazione. In questo modo, si moderano e si decelerano i classici processi di deperimento che portano a dover buttare gli alimenti e a doverli comprare nuovamente, come il marciume, il rammollimento e l’avvizzimento. Oltre ai benefici ambientali, come detto, esistono anche vantaggi che riguardano il bilancio familiare e il benessere dell’organismo. Da una parte, infatti, la frutta e la verdura durano di più e possono essere acquistati freschi, portando a un risparmio economico e a un carrello della spesa meno oneroso. Dall’altra, la capacità di mantenere gli alimenti più a lungo consente di preservare meglio le proprietà nutrizionali e, quindi, l’apporto positivo al nostro organismo.
Lo studio del CSI di Bollate
L’editoriale
Per constatare l’effettiva efficacia del sacchetto LifeBag in merito alla sua capacità di conservazione, questo prodotto è stato testato dall’azienda CSI di Bollate, in provincia di Milano, che si occupa di analisi, test e certificazioni per le imprese. Il laboratorio ha preso in esame due campioni di frutta, in particolare fragole, more e lamponi. Il primo è stato semplicemente messo in frigorifero nell’apposita vaschetta, mentre il secondo è stato inserito nel sacchetto innovativo.
Usando diversi orizzonti temporali, rispettivamente dopo 3,6,8,10 e 17 giorni, gli analisti hanno prelevato parte di entrambi i campioni per verificare la presenza di muffe e il livello di maturazione.
I risultati hanno fatto emergere che la frutta e la verdura conservate nel LifeBag presentavano proprietà organolettiche migliori rispetto al campione standard, con il processo di invecchiamento rallentato in modo rilevante.Secondo i vertici dell’azienda realizzatrice del sacchetto sostenibile, il prodotto potrà essere messo in commercio alla fine di marzo 2024, dopo aver ottenuto il certificato di compostabilità.