L’importanza della semina
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Nel cuore dell’agricoltura moderna, una pratica si distingue per la sua precisione e attenzione ai dettagli: la semina nel precision farming. La semina è un passaggio chiave di estrema importanza poiché rappresenta l’inizio del ciclo di crescita di una coltura. È il momento in cui si mettono a terra i semi che germoglieranno e si svilupperanno in piante mature. Più questa viene fatta in maniera precisa e con tecniche di alta qualità, maggiore è la sicurezza di ottenere raccolti sani e sicuri. Per tali motivi il precision farming, inerente a questa delicata fase, sta rivoluzionando il modo in cui coltiviamo i nostri campi, aumentando l’efficienza, la produttività e la sostenibilità. Ma come funziona esattamente? E quali sono le chiavi per una semina di successo?
Il Processo di semina nel precision farming
La semina nel precision farming si basa sull’utilizzo di tecnologie innovative, come i sistemi di posizionamento globale (GPS), i sensori, i droni e i software di gestione dei dati. Questi strumenti consentono agli agricoltori di monitorare e gestire in modo accurato ogni fase del processo di semina, ottimizzando l’uso delle risorse e massimizzando i rendimenti.
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Prima di tutto, è essenziale preparare il terreno in modo adeguato. Questo può includere operazioni come l’aratura, l’erpicatura e l’eventuale aggiunta di fertilizzanti o sostanze organiche per migliorare la fertilità del suolo. La preparazione del terreno è fondamentale per garantire un ambiente ottimale per la germinazione e la crescita delle piante.
Successivamente, viene pianificata la distribuzione dei semi utilizzando tecniche di mappatura del campo e software di pianificazione. Questi strumenti consentono agli agricoltori di identificare le aree del campo che richiedono quantità variabili di semi in base a fattori come la fertilità del suolo, il drenaggio e la topografia. In questo modo, è possibile ottimizzare la densità di semina per massimizzare i rendimenti e ridurre gli sprechi.
Quando si tratta di scegliere i semi, è importante prendere in considerazione una serie di fattori, tra cui il tipo di coltura, le condizioni del suolo e del clima, e gli obiettivi di produzione. Esistono varietà di semi progettate per adattarsi a diverse condizioni ambientali e produttive, quindi è importante selezionare quelle più adatte al proprio contesto agricolo.Infine, è necessario pianificare il momento ottimale per la semina. Questo può variare a seconda del tipo di coltura, del clima locale e delle pratiche agronomiche specifiche. Ad esempio, alcune colture prosperano meglio quando seminate in primavera, mentre altre possono essere seminate in autunno per sfruttare al meglio le condizioni di crescita.
Partire dalla concimazione
La concimazione avviene generalmente prima della semina. Preparare il terreno mediante la concimazione è un passo essenziale per garantire che le piante abbiano a disposizione i nutrienti necessari per crescere sani e vigorosi. La concimazione può includere l’applicazione di compost, letame o altri fertilizzanti naturali per arricchire il terreno di sostanza organica e nutrienti.
Dopo la concimazione, il terreno viene lavorato per incorporare gli ammendanti e garantire una distribuzione uniforme dei nutrienti. Successivamente, si procede con la semina o il trapianto delle piante. In questo modo, le piante possono beneficiare immediatamente dei nutrienti presenti nel terreno appena preparato, favorendo una crescita ottimale fin dall’inizio del ciclo vegetativo.
Tornando alla concimazione, l’analisi del terreno può fornire informazioni preziose sulla sua composizione e permette di individuare eventuali carenze o eccessi di nutrienti. Le diverse parti commestibili delle piante (foglie, frutti, radici, tuberi, bulbi) necessitano infatti di differenti nutrienti per svilupparsi correttamente.
Tra questi, i più importanti sono:
- Azoto: fondamentale per lo sviluppo vegetativo e il colore verde delle foglie. Un eccesso può causare crescita eccessiva a discapito della fioritura e fruttificazione;
- Fosforo: indispensabile per la fioritura, la maturazione di semi e frutti e la resistenza alle malattie;
- Potassio: favorisce la resistenza al freddo, alle siccità e agli attacchi parassitari. Conferisce sapore ai frutti e migliora la consistenza dei tuberi e dei bulbi;
- Calcio: importante per la struttura delle pareti cellulari. Un eccesso può causare clorosi ferrica;
- Magnesio: componente della clorofilla, favorisce il colore verde delle foglie;
- Zolfo: componente degli aminoacidi e delle proteine;
Microelementi: ferro, rame, zinco, molibdeno, manganese e boro, necessari in piccole quantità per la salute delle piante.
Tecniche di semina nel precision farming
La Semina a Distanza Variabile (VRS), è una tecnica che consente di regolare la densità di semina in base alle variazioni locali del suolo e delle condizioni ambientali, ottimizzando così l’uso dei semi e massimizzando i rendimenti. L’innovazione si basa sull’utilizzo di seminatrici speciali dotate di un sistema di controllo basato su diversi sensori che regolano la distanza tra le sementi in tempo reale e rilevano le caratteristiche del terreno, come la sua fertilità, la sua composizione e la sua umidità.
Questo tipo di semina consente di ottenere una distribuzione uniforme delle piante sul campo, evitando sprechi di semi e garantendo una migliore crescita, resa produttiva e sviluppo delle colture. Inoltre, può contribuire a ridurre i costi di produzione e l’impatto ambientale, in quanto permette di ottimizzare l’utilizzo di sementi, fertilizzanti e acqua.In merito alle applicazioni, può essere utilizzata per la semina di diverse colture, tra cui di cereali, orticole, foraggere e industriali.
L’editoriale
La semina con GPS utilizza un sistema di posizionamento globale per guidare la seminatrice e posizionare le sementi con precisione millimetrica. La parte di pianificazione prevede la creazione di una mappa di precisione attraverso la quale vengono analizzati i dati del terreno che indicheranno poi la distanza di semina ottimale per ogni area del campo. Successivamente la mappa di prescrizione viene caricata sul software della seminatrice che, attraverso il GPS, si posiziona correttamente nel campo in base alle indicazioni della mappa. Durante la semina, i dati relativi alla posizione delle sementi e alla loro distanza vengono registrati, in modo tale da monitorare l’avanzamento della semina.
Così come per il precedente sistema, anche la semina con GPS consente di migliorare l’uniformità delle culture, aumentarne il rendimento, ridurre sprechi, costi, risorse idriche e impatto ambientale.
La semina con GPS è particolarmente utile per la semina di colture a basso valore aggiunto, come i cereali, dove la precisione è fondamentale per massimizzare la resa e ridurre i costi.
Infine, la semina diretta, una tecnica di precisione che consiste nel seminare i semi direttamente sul terreno non lavorato, evitando la tradizionale aratura o la fresatura, attraverso seminatrici di precisione dotate di dispositivi speciali che consentono di seminare i semi a una profondità e distanza precise, anche in presenza di residui colturali al suolo.Tra i benefici la riduzione dell’erosione del suolo, poiché il terreno non viene lavorato ma rimane coperto da residui colturali che proteggendo il suolo, l’agevolazione dell’attività dei microrganismi del terreno, che aiutano a migliorare la fertilità e la struttura del suolo, e la riduzione dei costi, richiedendo meno passaggi con i macchinari agricoli