Made in Italy, le aziende alimentari che fatturano di più
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Nel panorama globale dell’industria alimentare, l’Italia si distingue non solo per la sua ricca tradizione culinaria, ma anche per la presenza di numerose aziende che vantano un notevole successo economico. Conosciuta per la sua produzione di formaggi, pasta, vino e altri prelibati prodotti gastronomici, l’Italia ha consolidato la propria posizione come uno dei principali poli di eccellenza nel settore alimentare a livello mondiale. In questo contesto, un’analisi delle aziende alimentari italiane con i maggiori fatturati offre interessanti spunti per comprendere le dinamiche competitive e le tendenze di mercato che caratterizzano questo settore in continua evoluzione. Storie di uomini e donne che hanno creduto nei loro sogni e da piccole aziende hanno creato realtà attive in centinaia di paesi con fatturati a nove zeri.
Gruppo Veronesi
Il Gruppo Veronesi è una delle maggiori aziende italiane agroalimentari. Nata nel 1958 per mano di Apollinare Veronesi, l’azienda ha cavalcato una costante crescita nel tempo sia nella produzione nazionale di mangimi che nel settore avicolo e degli insaccati in Europa.Apollinare Veronesi, nato nel lontano 1911, è stato l’uomo che ha rivoluzionato l’imprenditoria alimentare italiana gettando le basi di quella che sarebbe diventata una delle realtà più importanti del campo. Erede di una famiglia contadina, ha saputo coniugare tradizione e modernità, diventando un’icona nel settore della zootecnia e trasmettendo i valori fondamentali che ancora oggi guidano il Gruppo. Uomo saggio e umile, credeva nell’importanza delle persone all’interno dell’azienda, considerandole parte integrante della famiglia.
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Dagli anni ’30, quando l’azienda Veronesi Marcellino & Figli era un modello di efficienza, Apollinare ha dimostrato abilità nei numeri e una fervida passione per la tecnologia, aprendo nuove opportunità di business come l’oleificio a spremitura idraulica. Nel 1958, trasformò il mulino di famiglia in un moderno mangimificio, segnando l’inizio di una nuova era per il Gruppo Veronesi.
Il suo credere negli investimenti in uomini e tecnologia, lo portò alla creazione di marchi di successo come AIA nel 1968. Nonostante la crescita e l’espansione, il cuore dell’azienda è rimasto sempre legato alla famiglia Veronesi, fedele alla propria tradizione e sobrietà. Apollinare Veronesi ha lasciato un’eredità duratura nel panorama dell’industria alimentare italiana, incarnando i valori di impegno, innovazione e integrità.Oggi, il gruppo è il produttore italiano protagonista per la produzione di mangimi per animali, prodotti avicoli e conigli, carne suina, prosciutti e salumi, con i marchi di proprietà Veronesi, AIA e Negroni. Tra questi spicca AIA con un fatturato di 3,7 miliardi di euro. Ottimi risultati anche per la società cooperativa Agricola tre valli (attiva nella lavorazione di carni e uova) con un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro.
Barilla
Ovviamente tra le aziende alimentari che fatturano di più troviamo Barilla, simbolo dell’italianità sia in patri che all’estero. La storia della Barilla è una storia di impegno, passione e innovazione che ha inizio nel lontano 1877 a Parma, quando Pietro Barilla apre un piccolo negozio di pasta e pane. Pietro Barilla non solo vende prodotti alimentari, ma li produce anche con cura artigianale, mantenendo un’attenzione particolare alla qualità degli ingredienti e al processo di produzione.
Nel corso degli anni, la Barilla comincia a guadagnarsi una solida reputazione per la sua pasta di alta qualità che aumenta con l’arrivo della seconda generazione della famiglia Barilla, con i figli Riccardo, Gualtiero, e Pietro Jr.. Nel 1910, la Barilla inizia ad adottare tecnologie più moderne per aumentare la produzione e soddisfare la crescente domanda di pasta. Questo include l’uso di macchinari meccanici per la produzione di pasta, che aumenta la capacità produttiva dell’azienda.
Durante il XX secolo, continua l’espansione della Barilla innovando nel settore alimentare e adottando nuove tecnologie per migliorare la qualità e l’efficienza della produzione. Negli anni ’60 e ’70, con il passaggio alla terza generazione della famiglia, l’azienda si trasforma in una delle principali produttrici di pasta in Italia.
Nel corso degli anni, viene ampliata la sua offerta includendo anche altri prodotti come sughi, condimenti, prodotti da forno e biscotti, diventando un punto di riferimento nel settore alimentare globale.
Oggi, la Barilla è una delle aziende alimentari più grandi e rinomate al mondo, con una presenza in oltre 100 paesi. Continua a essere guidata dalla famiglia Barilla, che mantiene salda l’attenzione alla qualità, alla tradizione, all’innovazione, e alla sostenibilità ambientale. Valori fondamentali che hanno contraddistinto l’azienda fin dai suoi umili inizi a Parma nel 1877.Soffermandoci sui numeri considerando il fatturato a livello mondiale si toccano picchi di 3,8 miliardi di euro, di cui 2,6 derivanti dalla società italiana.
Lavazza
Il marchio Lavazza è stato fondato nel 1895 da Luigi Lavazza a Torino. La storia del marchio Lavazza è iniziata come un piccolo negozio di generi alimentari e caffè, ma è cresciuta nel corso dei decenni diventando una delle principali aziende di caffè al mondo.
Luigi Lavazza era un uomo visionario che introdusse molte innovazioni nel mondo del caffè, iniziando dall’esplorare l’arte della miscelazione dei chicchi di caffè, cercando di ottenere sapori unici e bilanciati. Negli anni successivi, l’azienda ha continuato a crescere, espandendosi non solo in Italia ma anche a livello internazionale.
Oltre alla produzione di caffè, Lavazza è stata pioniera anche in molte altre aree, come la pubblicità e il marketing nel settore del caffè. Ha creato campagne pubblicitarie innovative e iconiche che hanno contribuito a consolidare il marchio Lavazza come un simbolo di qualità e tradizione nel mondo del caffè. Tra questi si annoverano Caballero e Carmencita in Carosello, Nino Manfredi, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Luciano Pavarotti, Julia Roberts, Paolo Bonolis, solo per citarne alcuni.
Oggi, Lavazza è un marchio globalmente riconosciuto, con una vasta gamma di prodotti che spaziano dai chicchi di caffè macinato alle capsule compatibili, e con una presenza in numerosi paesi in tutto il mondo. La sua storia di successo è il risultato di oltre un secolo di impegno per la qualità, l’innovazione e la passione per il caffè.Il fatturato annuo ammonta a 2,2 miliardi all’anno, mentre oggi si contano circa 4.000 collaboratori in tutto il mondo, 9 stabilimenti produttivi in 6 Paesi con le esportazioni che toccano oltre 140 Paesi. Un’azienda da record.
Ferrero
Veniamo ad un’altra società di fama mondiale. Ferrero è un’azienda italiana fondata nel 1946 da Pietro Ferrero ad Alba, in Piemonte.
Pietro Ferrero iniziò l’attività aprendo una piccola pasticceria a Alba. Inizialmente il negozio produceva dolci tradizionali piemontesi, ma presto Ferrero cominciò a sperimentare con ingredienti diversi per creare nuove ricette.
Nel 1946, durante la carenza di cacao in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, il fondatore creò un nuovo prodotto chiamato Giandujot. Questa crema a base di nocciole e cacao si rivelò molto popolare tra la popolazione locale.
Altra data che passerà agli archivi sarà il 1964, quando il figlio di Pietro, Michele Ferrero, introdusse una variante migliorata del Giandujot, chiamandola Nutella. Questa crema spalmabile, realizzata con nocciole, cacao e latte, divenne rapidamente un successo sia in Italia che all’estero, trasformando Ferrero in un marchio internazionale.
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L’editoriale
Ad accrescere la notorietà del marchio i nuovi prodotti e l’acquisizione di altri famosi. Primi fa tutti l’amatissimo Kinder seguito da Estathé, unica bevanda della società. Scelte imprenditoriali che hanno senza dubbio contribuito a consolidare la posizione di Ferrero come uno dei principali produttori di dolciumi al mondo.Il fatturato a livello mondiale del Gruppo ammonta a ben 14 miliardi di euro nel 2022, in Italia 1,7 miliardi, portandolo ad accaparrarsi il titolo di terzo gruppo a livello mondiale nel settore del chocolate confectionery. Sempre a livello globale, la società opera con stabilimenti in 55 paesi con oltre 41.000 dipendenti.