Orecchiette chips: Puglia in un morso
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Nasce in Puglia, terra di sole e sapori, un nuovo modo di gustare le orecchiette con le cime di rapa: sotto forma di chips! Ideata da Nicola Dibenedetto di Altamura, questa creazione ha conquistato il palato dei giurati dell’Oscar Green, il premio dedicato all’innovazione in agricoltura. L’Oscar Green, giunto alla sua diciottesima edizione, è un premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che valorizza il lavoro dei giovani che hanno scelto di dedicarsi all’agricoltura per costruire il loro futuro. L’obiettivo è promuovere un’agricoltura sana e sostenibile attraverso le idee innovative di giovani agricoltori. Il concorso premia le iniziative che riescono a coniugare tradizione e innovazione, con particolare attenzione ai progetti che mirano a tutelare e arricchire il territorio.
Il sapore della Puglia racchiuso in uno snack
Nicola Dibenedetto ha reinterpretato un simbolo della cucina pugliese, le orecchiette con le cime di rapa, creando un gustoso stuzzichino da aperitivo. Utilizzando la varietà antica di cime di rapa ‘miezz tiemp’, ha incorporato le verdure nell’impasto delle orecchiette, friggendo poi il tutto. Il risultato? Chips di orecchiette alle cime di rapa croccanti e saporite, che racchiudono in sé tutto il gusto della Puglia. Questo snack innovativo e ha raggiunto la finale nazionale nella categoria Campagna Amica.
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“L’amore per la mia terra e la passione per il mio lavoro mi hanno portato all’ideazione di questo snack che in sé racchiude l’esigenza di salvaguardia della biodiversità culinaria offerta dal territorio pugliese. – ha raccontato Nicola – L’idea nasce dal voler valorizzare il piatto tipico ‘orecchiette e cime di rape’, un’eccellenza gastronomica della nostra regione, attraverso una nuova versione rivisitata”.Soddisfazione è stata espressa dalla stessa Coldiretti Puglia che ha sottolineato come le imprese e le idee in lizza per l’Oscar Green, compresa quella di Dibenedetto, siano esempi di innovazione sostenibile in agricoltura, radicate nelle loro comunità e portatrici di storie di giovani impegnati nella transizione ecologica.
I vincitori degli oscar
L’edizione 2024 dell’Oscar Green ha premiato diverse realtà che si distinguono per il loro impegno nella sostenibilità. Tra i vincitori, Emiliano Appiano, un giovane agricoltore siciliano che ha riportato in tavola la manna, un prodotto biblico dalle proprietà straordinarie, ottenendo il riconoscimento nella categoria “Custodi d’Italia”. Jacopo Trasolini, produttore di kiwi che ha ideato una linea cosmetica con i frutti non commerciabili nell’ottica dell’economia circolare. Per lui il premio della categoria “Campagna Amica”.
L’editoriale
Chiara Spigarelli, che ha creato un fertilizzante naturale a base di lana di pecora vincendo nella categoria “Energie per il futuro”.
Renato Paolucci ha messo a punto un sistema di allevamento ittico e coltivazione vegetale attraverso la tecnica dell’acquaponica vincendo l’oscar per “Impresa Digitale”.
Il premio della categoria “Fare Filiera” è stato assegnato al progetto del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, la Società Bs-Green, che hanno certificato la prima carne ovina al mondo carbon neutral.
Infine, l’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni ha vinto nella categoria “Coltiviamo solidarietà” grazie a una fattoria sociale che coinvolge gli studenti, inclusi quelli disabili, in pratiche agricole, zootecniche, tecnologiche e di sostenibilità ambientale.Le storie dei vincitori dell’Oscar Green dimostrano come l’agricoltura italiana sia in continua evoluzione. Tradizione e innovazione si intrecciano per dar vita a prodotti nuovi e sostenibili, capaci di valorizzare i territori e conquistare i mercati nazionali e internazionali. L’agricoltura del futuro è già qui, tra le mani di giovani imprenditori appassionati e capaci di guardare oltre.