Sant’Oronzo, la festa patronale di Lecce
Share This Article
Situata nel cuore del Salento, Lecce è un mix perfetto di storia, cultura e tradizione. Le sue strade sono un vero e proprio museo a cielo aperto, dove ogni angolo racconta storie antiche. Il Duomo, la Basilica di Santa Croce e l’Anfiteatro Romano sono solo alcune delle meraviglie che questa città offre ai visitatori. Ogni angolo della città trasuda storia e bellezza, creando un’atmosfera unica che affascina e conquista chiunque la visiti.
Ma c’è un periodo dell’anno in cui la città si veste di una luce ancora più speciale: durante la festa di Sant’Oronzo. Un grande evento che trasforma Lecce in un luogo di magia e celebrazione, dove la devozione religiosa si intreccia con il folklore locale, dando vita a una delle feste più sentite e partecipate della regione.
L’importanza della festa patronale
La Festa di Sant’Oronzo a Lecce, annualmente celebrata il 24, 25 e 26 agosto, è uno degli eventi più significativi e sentiti dalla comunità, incarnando l’importanza delle feste patronali per i centri italiani, grandi e piccoli. Non è solo una celebrazione religiosa in onore del santo patrono, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami comunitari, preservare tradizioni secolari e promuovere il territorio.
Un lavoro intenso che impegna attivamente l’intera cittadinanza alla preparazione della festa, decorando la città, organizzando processioni, concerti, spettacoli pirotecnici e stand gastronomici con i piatti tipici della Puglia. Un grande spirito di collaborazione che si riflette nel cuore della festa, dove ogni leccese, a prescindere dall’età o dalla professione, contribuisce a mantenere viva una tradizione radicata da generazioni.
Oltre a essere un momento di coesione sociale, la Festa di Sant’Oronzo è anche un potente attrattore turistico. Ogni anno, migliaia di visitatori accorrono per vivere l’atmosfera festiva che pervade le strade e le piazze barocche di Lecce. L’afflusso diviene così un fattore rilevante che non solo stimola l’economia locale, sostenendo ristoranti, negozi e strutture ricettive, ma promuove anche Lecce come destinazione culturale di rilievo, valorizzandone il patrimonio artistico della città e attirando l’attenzione di un pubblico sempre più ampio.
La storia di Sant’Oronzo
Oronzo, il cui nome originario era probabilmente Publio, nacque nel I secolo d.C. in una famiglia pagana di Lecce. Secondo la tradizione, la sua conversione al cristianesimo avvenne in circostanze straordinarie. La leggenda narra che San Giusto, discepolo di San Paolo, naufragò lungo le coste del Salento durante uno dei suoi viaggi missionari e qui fu accolto dalla famiglia di Oronzo, alla quale annunciò il Vangelo. Oronzo, colpito dal messaggio cristiano, abbracciò con fervore la nuova fede e fu battezzato insieme al nipote Fortunato, che divenne anch’egli un fervente cristiano.
Dopo la conversione, Oronzo si dedicò alla diffusione del cristianesimo nel Salento. La sua dedizione alla fede gli valse la nomina a primo vescovo di Lecce, ruolo in cui continuò a diffondere il messaggio cristiano con instancabile energia.
Durante il regno dell’imperatore Nerone, noto per le persecuzioni contro i cristiani, Oronzo e Giusto furono arrestati dalle autorità romane e vennero sottoposti a crudeli torture. Le torture inflitte a Oronzo e Giusto culminarono con il martirio, avvenuto intorno al 68 d.C. Oronzo fu decapitato, un destino che condivise con il nipote Fortunato e con San Giusto. La loro morte, avvenuta nei pressi di Lecce, fece di loro dei martiri cristiani, e le loro storie divennero un simbolo di resistenza spirituale per i fedeli della regione.
Dopo la morte di Oronzo, la sua figura cominciò a essere venerata come un santo protettore della città di Lecce e di tutta la regione salentina. La devozione verso Sant’Oronzo crebbe particolarmente durante il Medioevo, con numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione, tra i quali la grazia alla città durante un’epidemia di peste, debellando il virus e salvando Lecce
Oggi, Sant’Oronzo è ricordato non solo come il patrono di Lecce, ma anche come un simbolo di fede e di resistenza spirituale. La sua figura è celebrata in tutta la Puglia, con chiese, strade e monumenti dedicati alla sua memoria.
La festa patronale
I preparativi per la festa di Sant’Oronzo iniziano settimane prima dell’evento. Le strade del centro storico vengono addobbate con luminarie spettacolari, che di notte creano un’atmosfera magica. Bancarelle di ogni tipo riempiono le piazze, offrendo prodotti tipici, dolciumi e artigianato locale. Partecipare a questo evento della tradizione è anche un ottimo modo per conoscere i piatti tradizionali della cucina pugliese.
Tra le prelibatezze da non perdere ci sono i galletti di primo canto, che vengono cucinati appositamente per quest’occasione, insieme alla melanzanata di Sant’Oronzo, un gustoso tortino a base di melanzane e carne. Oltre a queste due prelibatezze, è possibile anche assaggiare altri piatti tipici, come le famose orecchiette o i pasticciotti leccesi.
Il clou della festa è la processione del 24 agosto, dove la statua del santo viene portata per le vie della città, accompagnata da canti e preghiere. Questa processione è un momento di grande emozione e partecipazione per i cittadini, che seguono il corteo con devozione e rispetto.
Oltre agli aspetti religiosi, la festa di Sant’Oronzo è anche sinonimo di intrattenimento. Concerti, spettacoli di danza e fuochi d’artificio riempiono le serate, attirando sia i locali che i turisti. Non mancano le sagre, dove è possibile assaporare le prelibatezze pugliesi come le “pittule”, il pane appena sfornato e i dolci tradizionali.