Startup Food Tech, progetti innovativi per il cibo di qualità e salutare
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La rivoluzione tecnologia e digitale che sta coinvolgendo ogni settore, con radicali benefici sia per i produttori che per i consumatori, è stata abbracciata ormai da tempo anche dal comparto agroalimentare, con innovazioni, nuovi metodi operativi e sistemi all’avanguardia che stanno rivoluzionando i processi e portando a un cambiamento epocale nell’agricoltura che può sfruttare il progresso scientifico per migliorare la qualità del cibo offerto e la percezione da parte della società, aumentando la trasparenza, la produttività e quindi la redditività.
In questo contesto, grande attenzione viene rivolta alle tematiche ambientali, con lo sviluppo di soluzioni che possano garantire una sostenibilità diffusa lungo tutta la filiera, argomento quanto mai attuale con la sensibilità verso il rispetto degli ecosistemi e la salvaguardia del Pianeta che sono sempre più centrali non solo nella società ma anche nelle agende politiche dei governi internazionali.Non è un caso, infatti, che la maggior parte delle nuove start up e PMI italiane alimentari stiano concentrando i propri sforzi su questi temi, offrendo innovazioni sia a livello di prodotto che per quanto riguarda la gestione dei processi chiavi della produzione, in quella branca che può essere racchiusa nel termine Food Tech.
La crescita del Food Tech in Italia
Il food tech in Italia sta vivendo un periodo molto florido, con il numero di Start up del settore in costante crescita, così come gli investimenti nel campo da parte degli incubatori e acceleratori. Secondo il recente report pubblicato da Eatable Adventures, attualmente le start up italiane nell’agroalimentare sono 340, in particolare nei segmenti dedicati alla produzione e trasformazione alimentare, nel 36% dei casi, nell’agritech, 22,3%, Restaurant Tech&Delivery (22%) e nel Retail&Distribuzione (19,6%).
Fedro
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Lo sviluppo tecnologico si sta concentrando in particolare nella realizzazione di nuovi ingredienti a livello produttivo, mentre dal lato agricolo nell’introduzione di nuovi processi di coltivazione e implementazione di sistemi automatizzati, con particolare rilevanza anche dell’utilizzo di Intelligenza Artificiale e Machine Learning ed espansione della Precision Farming.
La maggior parte delle Start up del food tech è nata nel Nord Italia, con la Lombardia capofila del movimento, seguita da Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Al centro sud, invece, particolare presenza nella Regione Lazio. A livello di investimenti, nel 2023 sono cresciuti del 10% passando dai 152 milioni di euro del 2022 agli oltre 167 milioni di euro dello scorso anno, un dato che rispetto al resto del Mondo è in controtendenza, avendo vissuto invece una contrazione dei capitale nel settore globale.
Le start up più innovative
Come dicevamo in precedenza, le Start Up del settore Food Tech stanno incentrando la propria attività in particolare sui temi della sostenibilità ambientale con innovazioni che riguardano sia il prodotto che il processo, così da ridurre le emissioni, lo sfruttamento del suolo e gli sprechi di risorse e, allo stesso tempo garantire trasparenza, sicurezza, qualità e un livello massimo di tracciabilità, così da offrire sia ai produttori che ai distributori, consumatori e autorità di controllo, strumenti per poter risalire all’origine degli alimenti in modo semplice e preciso.
Tra queste realtà possiamo ricordare:
Fedro
Divenuta ormai a tutti gli effetti una PMI, Fedro fa della filiera corta e trasparente il suo business centrale ed è rivolta a quei ristoratori che vogliono rifornirsi di prodotti di alta qualità, certificati e realizzati da agricoltori locali, così da offrire ai propri clienti pietanze realizzate con ingredienti di eccellenza e che rispettano l’ambiente.Grazie alla digitalizzazione, Fedro è in grado di controllare ogni aspetto della catena di approvvigionamento, garantendo sicurezza e promuovendo un sistema di interfaccia virtuoso e innovativo tra produttori e ristoratori, in costante aumento, come sottolineato dagli oltre 250 imprenditori del settore che hanno scelto Fedro per la distribuzione.
Planet Farms
La start up italiana ha concentrato la propria attività sviluppando una soluzione in grado di aumentare il rispetto dell’ambiente che va di pari passo con la qualità della produzione agricola. Oltre alla totale assenza di pesticidi, l’azienda vende alimenti vegetali coltivati indoor attraverso il metodo dell’agricoltura verticale, potendo in questo limitare lo sfruttamento del terreno e espandere la propria operatività anche in contesti urbani.
A questo si aggiunge una attenzione massima alla scelta dei semi e alla purezza della varietà, consentendo anche la diffusione di tipologie di piante che stanno gradualmente scomparendo. Il loro impegno è stato premiato dalla chiusura di accordi commerciali con alcuni ristoranti che rappresentano l’eccellenza culinaria italiana e con la consegna, nel 2020, del Premio Nazionale per l’innovazione in Agricoltura.
Foreverland
L’aumento della domanda di particolari alimenti da parte dei consumatori porta spesso a uno sfruttamento eccessivo dei terreni, nonché a pratiche dannose per gli ecosistemi come la deforestazione. A capire bene queste drammatiche evidenze, ci ha pensato ForeverLand che, conoscendo la capacità produttiva italiana per quel che concerne alcune colture, ha realizzato un prodotto assolutamente innovativo e nostrano.
Si tratta della tavoletta Freecao, ovvero il cioccolato senza l’utilizzo del cacao, ma realizzata con la carruba, un legume che ci vede come uno dei massimi produttori al Mondo. In questo modo la start up riduce dell’80% le emissioni di CO2 e risparmia il 90% del consumo idrico, senza contare gli aspetti legati alla salute, con il 30% in meno degli zuccheri rispetto alla cioccolata tradizionale e l’assenza di glutine e caffeina.
Trusty
Come detto in precedenza, la priorità del settore agroalimentare è divenuta ormai la tracciabilità degli alimenti, sia in ottica di trasparenza che per quanto riguarda i processi di controllo e certificazione. Grazie all’avvento di innovazioni radicali oggi tutto ciò è possibile e realizzabile, implementando le nuove tecnologie.
Così ha fatto la start up Trusty, che servendosi della blockchain ha creato un registro immutabile lungo tutta la supply chain offrendo un servizio di tracciabilità trasparente che segue ogni fase della catena, dalla coltivazione fino alla distribuzione e consumo finale, mettendo a disposizione uno strumento utilissimo per raccogliere informazioni sull’origine degli alimenti, la qualità e la sicurezza, migliorando in questo modo la fiducia tra consumatori e produttori e facilitando il compito delle autorità preposte ai controlli.
Soonapse
Tra i principali fattori che impattano negativamente sull’ambiente, gli sprechi di risorse rappresentano l’elemento sul quale intervenire in modo prioritario. In particolare, il consumo idrico, con gli agricoltori che spesso usano più acqua di quella che effettivamente serve.La Start Up italiana Soonapse in questo senso offre una soluzione molto efficace, utilizzando l’Intelligenza Artificiale alla quale è collegato il Decision Support System, un sistema ideato dall’azienda in grado fornire dati accurati al 99% su quanta acqua impiegare, alla base di un incrocio di rilevanze concernenti i cambiamenti climatici, le condizioni meteo e del suolo, realizzando modelli predittivi che consentono di prevedere in modo affidabile i livelli idrici del terreno per 5 giorni, in quell’innovazione che può essere definita con il termine smart irrigation.