Tidal, il progetto sostenibile di Google X per l’acquacoltura
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L’acquacoltura sostenibile è un tema di grande attualità e interesse, poiché rappresenta una soluzione per garantire una produzione alimentare sicura e sostenibile per il nostro pianeta. L’innovazione tecnologica sta giocando un ruolo sempre più importante, come dimostra Tidal, una start-up che ha sviluppato un sistema innovativo basato sull’intelligenza artificiale per l’acquacoltura.
L’innovazione tecnologica che sta cambiando il mondo dell’acquacoltura
I dati dell’Osservatorio Europeo del mercato dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura evidenziano come in Europa vengano consumati in media tra le 14 e le 15 tonnellate di pesce. Un terzo di questo è il prodotto degli allevamenti di pesci. Con il tempo, a causa della dispersione delle capacità produttive e di rendimento della tradizionale pesca, si è ricorso sempre più all’acquacoltura. Secondo la FAO, a sostegno di quanto detto, nel 1990 dalla pesca dall’allevamento arrivavano 17 milioni di tonnellate di pesce, divenuti nel 2012 90 milioni di tonnellate, eguagliando la quantità di pesci pescati. Oggi, ci troviamo in una situazione totalmente contraria rispetto a quella degli anni ’90, con il consumo di pesce dall’allevamento che ha superato quello pescato.
Da un lato gli effetti positivi si evincono da una minore perdita della biodiversità causata dalla pesca fuori controllo, dall’altro si va incontro a problemi di tipo ambientali. Tra questi i mangimi ed i farmaci per evitare infezioni batteriche dispersi in mare disperso in mare.Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha provveduto a cambiare il modo in cui l’industria dell’acquacoltura opera, riducendone gli impatti ambientali e migliorandone la sostenibilità. Tidal è una di queste innovazioni tecnologiche che, attraverso una piattaforma dotata di intelligenza artificiale, riesce a monitorare e gestire le operazioni di acquacoltura in modo efficiente ed ecologico. Tidal è un progetto della divisione X di Alphabet, holding a cui fa capo Google.
Come funziona Tidal: l’AI al servizio dell’acquacoltura
Tidal è un sistema di acquacoltura basato sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) che sta rivoluzionando il modo in cui l’industria della pesca produce cibo per l’uomo. Il funzionamento di Tidal si basa sull’analisi di una vasta quantità di dati raccolti da sensori e telecamere poste all’interno delle vasche di allevamento, che monitorano 24 ore su 24 i livelli di ossigeno, temperatura, salinità, il flusso d’acqua, il benessere degli animali e altri parametri ambientali.
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Questi dati vengono elaborati attraverso algoritmi di AI, consentendo di prevedere le condizioni ottimali per la crescita dei pesci e di adattare automaticamente gli input del sistema (come la quantità di cibo o l’ossigenazione dell’acqua) per massimizzare la produttività e il benessere degli animali. Dati processati in maniera altamente specifica, al punto da tracciare i comportamenti dei singoli pesci del branco.Per monitorare la salute dei pesci in tempo reale, rilevando eventuali malattie o anomalie comportamentali, Tindal utilizza tecniche di computer vision. L’intero sistema è controllato da un software centrale, che consente agli operatori di gestire il processo di produzione in modo remoto, tramite un’applicazione mobile o una dashboard web.
I benefici di Tidal per l’industria e l’ambiente
I benefici sia per l’industria che per l’ambiente sono molteplici. Grazie all’utilizzo dell’AI, Tidal è in grado di ridurre gli sprechi e i costi operativi, aumentare la produttività e migliorare la qualità del prodotto finale, garantendo al contempo un impatto ambientale ridotto rispetto alle pratiche tradizionali di acquacoltura.
Una tecnologia che permette agli operatori di ottenere informazioni dettagliate sullo stato di salute dei pesci e intervenire tempestivamente in caso di malattie o problemi di qualità dell’acqua. In questo modo, si riducono i rischi di perdite economiche e di pesci.
Ma non solo l’industria trae beneficio da Tidal: anche l’ambiente ne è fortemente influenzato. L’utilizzo di questa tecnologia consente infatti di ridurre l’impatto ambientale dell’acquacoltura, poiché Tidal è in grado di prevenire la dispersione di sostanze chimiche nell’acqua e mantenere un ambiente sano per i pesci. Inoltre, l’uso di Tidal può ridurre significativamente il consumo di acqua dolce nelle attività di acquacoltura, favorendo così la conservazione delle risorse idriche.
Tidal e il futuro sostenibile dell’acquacoltura
L’editoriale
L’implementazione di Tidal non solo migliora le prestazioni dell’industria dell’acquacoltura, ma contribuisce anche alla creazione di un futuro più sostenibile per il settore. L’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come Tidal può essere un esempio per altre industrie che cercano soluzioni innovative ed in linea con la sostenibilità per i loro processi produttivi. Sebbene ci siano ancora alcune sfide da affrontare, Tidal rappresenta un passo importante verso un futuro più roseo per l’acquacoltura e per l’intero pianeta. La tecnologia innovativa di Tidal, infatti, dovrà affrontare ostacoli sia interni che esterni per poter raggiungere il massimo potenziale. In primo luogo, la complessità del sistema richiede un’infrastruttura costosa e una manutenzione continua per garantire un funzionamento efficiente, l’integrazione di AI e IoT nella gestione dell’acquacoltura necessita di una grande quantità di dati da elaborare, rendendo necessario l’utilizzo di software avanzati e professionisti altamente qualificati e le normative ambientali sempre più rigorose. Le prospettive future per Tidal sono tuttavia incoraggianti.
Indubbiamente c’è ancora molto da fare per migliorare l’accessibilità e la diffusione di queste tecnologie innovative ma alla luce di ciò, è fondamentale continuare a riflettere sulle opportunità e le sfide che l’acquacoltura sostenibile presenta per il futuro della nostra società per proteggere gli oceani e contribuire ad assicurare all’umanità alimenti prodotti in modo sostenibile.