Weekend a Napoli, cosa vedere e cosa mangiare
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La bellezza e la ricchezza naturalistica, culturale e storica del nostro Paese permettono a noi italiani di poterci godere ogni tipo di meraviglia senza dover andare a ricercare destinazioni esotiche e lontane.
Da nord a sud, infatti, anche spostandoci pochi chilometri dalla nostra abitazione è possibile trascorrere qualche giorno in una delle innumerevoli location, visitando le tante attrazioni presenti e ovviamente gustandoci le prelibatezze e le eccellenze culinarie che contraddistinguono ogni singolo territorio.
Oggi vogliamo andare a Napoli, consigliandovi i luoghi da ammirare e i piatti tipici della tradizione partenopea.
Cosa vedere a Napoli
Il capoluogo campano è una destinazione che affascina e incanta chiunque la visiti, grazie alla sua straordinaria e multiforme offerta turistica, un vero e proprio scrigno di tesori artistici, culturali e naturalistici, che meritano di essere scoperti e apprezzati a fondo, fermandoci per una pausa in uno dei tanti ristoranti presenti, per assaggiare ricette divenute delle icone della storia italiana.
Il centro storico di Napoli: un viaggio nel tempo
Il cuore pulsante di Napoli è senza dubbio il suo centro storico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Percorrere le sue stradine tortuose e labirintiche è come immergersi in un vortice di storia, arte e tradizione. Cattedrali maestose, chiese barocche, palazzi nobiliari e suggestivi vicoli popolari si susseguono in un tripudio di architetture e atmosfere uniche. Luoghi iconici come Piazza del Plebiscito, con il Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco di Paola, il Maschio Angioino, la Galleria Umberto I e lo storico quartiere di Spaccanapoli, sono solo alcuni dei siti imperdibili da visitare per immergersi nella vera essenza di Napoli.
I musei: un patrimonio artistico impareggiabile
Il capoluogo campano vanta anche una delle più ricche e diversificate offerte museali d’Italia. Il Museo Archeologico Nazionale, con il suo immenso patrimonio di reperti greci e romani, è una tappa obbligata per gli appassionati di archeologia e storia antica, potendo ammirare anche i capolavori assoluti e gli affreschi provenienti da Pompei. Altrettanto imperdibile è il Museo di Capodimonte, che ospita una delle più importanti collezioni d’arte al mondo, con opere di Raffaello, Caravaggio, Tiziano e Botticelli.
I tesori nascosti di Napoli: esplorare l’underground
Al di sotto della Napoli visibile, si cela un affascinante mondo sotterraneo, fatto di cunicoli, gallerie e antiche cisterne. Attraverso visite guidate, è possibile scoprire questo “altro” volto della città, oltre a esplorare siti archeologici come le Catacombe di San Gennaro, le Terme Romane di Nerone o i Laghi di Agnano, vera e propria meraviglia della natura. Questo viaggio nell’underground e nella natura napoletana regala emozioni uniche, offrendo uno sguardo inedito e suggestivo sulla città.
La costiera amalfitana
A poca distanza da Napoli, si estende la splendida e iconica Costiera Amalfitana, una delle destinazioni turistiche più affascinanti e amate d’Italia. Borghi pittoreschi affacciati sul mare, scogliere vertiginose, sentieri panoramici e spiagge incantevoli, un vero e proprio paradiso naturale che merita di essere esplorato a fondo. Tappe imprescindibili sono Positano, Amalfi e Ravello, ciascuna con la sua peculiare bellezza e i suoi tesori artistici e culturali da scoprire.
Capri e Ischia
Direttamente da Napoli, partendo da uno dei moli portuali, è possibile imbarcarsi su un aliscafo e arrivare in breve tempo sulle isole di Capri e di Ischia, note in tutto il mondo per la loro straordinaria bellezza paesaggistica e naturale. Nella prima, chiamata la Perla del Mediterraneo, si può passeggiare lungo i suggestivi Giardini di Augusto, ammirare i famosi Faraglioni e immergersi nelle acque cristalline della Grotta Azzurra, trascorrendo del tempo anche nel centro storico, ricco di negozi e attività commerciali di lusso. La seconda, invece, è la meta ideale per chi vuole rigenerarsi nelle innumerevoli e bellissime stazioni termali.
Una gita sul Vesuvio
Salire sulla vetta del Vesuvio è un’esperienza davvero unica e indimenticabile per i visitatori di Napoli e della Campania. Raggiungere il cratere di questo vulcano attivo richiede un po’ di fatica, ma il panorama mozzafiato che si gode dalla sua cima ripaga ampiamente lo sforzo. I turisti possono percorrere i sentieri che salgono lungo i fianchi della montagna, attraversando suggestive distese di cenere vulcanica e ammirando la spettacolare vista sulla città di Napoli e sul Golfo. Giunti in cima, è possibile affacciarsi sul maestoso cratere, simbolo stesso del Vesuvio, e scattare indimenticabili fotografie, potendo anche approfondire la storia e la geologia di questo luogo, oltre a un museo con reperti e informazioni sulle famose eruzioni del passato.
Cosa mangiare a Napoli
Come dicevamo in precedenza, oltre alle innumerevoli attrazioni turistiche, Napoli è anche una delle mete gastronomiche più ambite d’Italia, grazie alla sua ricca e variegata tradizione culinaria, frutto di secoli di storia, cultura e influenze mediterranee, con una cucina in grado di offrire una vera e propria esperienza sensoriale per chi ha la fortuna di visitarla.
La pizza napoletana: l’orgoglio di Napoli
Non possiamo non partire da qui. La pizza è senza dubbio il simbolo culinario per eccellenza di Napoli. Qui è nata così come la conosciamo oggi, con il suo impasto soffice e leggero, i bordi gonfi e il condimento essenziale di pomodoro San Marzano e mozzarella di bufala campana. Prodotta secondo rigidi disciplinari, la vera pizza napoletana viene cotta esclusivamente nel forno a legna, raggiungendo temperature altissime che donano alla crosta quell’inconfondibile cornicione. Luoghi di culto come Sorbillo, Da Michele e Starita sono solo alcuni dei templi di questa prelibatezza, dove poterla assaporare in tutta la sua autenticità. La pietanza è talmente un’icona partenopea da essere protagonista in numerosi eventi come il Pizza Village che si tiene ogni anno.
Il ragù napoletano: un tuffo nella tradizione
Oltre alla pizza, un altro piatto iconico della cucina napoletana è senza dubbio il ragù, cotto lentamente e per ore così da estrarre tutto il gusto dalle carni e creare un condimento denso, avvolgente e ricco di sapore, frutto di pazienza e dell’amore messe in campo nella preparazione, seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. Il ragù per eccellenza di questo territorio è quello alla genovese, un sugo a base di cipolle stufate e carne. L’origine del nome “genovese” è ancora oggi oggetto di dibattito, ma ciò che conta è il risultato: un piatto avvolgente, dolce e aromatico, in cui le cipolle si fondono perfettamente con la pasta, creando un’armonia di sapori unica. La lunga cottura è essenziale per ottenere una consistenza morbida e vellutata del vegetale e della carne.
La pasta e patate: semplicità e gusto
Tra i primi piatti tipici della cucina partenopea da provare assolutamente non si può non citare la pasta e patate, una ricetta semplice ma ricca di gusto. Si tratta di una zuppa di pasta corta, come i ditali o i tubetti, cotta in un brodo aromatico insieme a piccole patate. Un piatto povero ma dalla straordinaria bontà, che rappresenta alla perfezione l’essenza della cucina napoletana: ingredienti semplici, lavorati con cura e passione.
Il cuoppo napoletano: la frittura di mare
Ovviamente Napoli vanta anche una cucina di mare di grande tradizione. Un must assoluto da provare è il cuoppo napoletano, un cartoccio ripieno di fritti di mare, in particolare di calamari, gamberi e alici. Questa specialità rappresenta un vero e proprio rito culinario, da gustare in maniera informale passeggiando per le caratteristiche stradine della città.
I dolci tipici di Napoli
Dopo aver assaporato i piatti salati, non si può lasciare Napoli senza aver provato i suoi iconici dolci. Dalla deliziosa pastiera, una torta di grano cotta al forno, alla croccante sfogliatella, un guscio di pasta sfoglia ripieno di ricotta e aromi, ogni dolce partenopeo è una vera e propria esperienza sensoriale. E non possiamo chiaramente dimenticare il classico babà, il tipico dolce a forma di fungo impregnato di rum.